Teramo, prove di dialogo per ricompattare la maggioranza “fantasma”

Dialoghi continui. A due, a tre. Promesse di non commettere più gli errori del passato. Documenti programmatici già scritti o da completare. Una nuova squadra per provare ad effettuare un ultimo (l’ennesimo?) tentativo.

In questi giorni ferve l’attività del sindaco dimissionario Maurizio Brucchi che, alle prese con prove di ricuciture su diversi fronti prima della scadenza dei 20 giorni per un eventuale ripensamento, moltiplica gli sforzi per cercare di trovare un accordo con quello che resta della coalizione di maggioranza che lo aveva sostenuto alle ultime elezioni. In particolare sono i così detti “fuoriusciti” gli obiettivi dei suoi contatti (lista civica “Al centro per Teramo, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale e i tre ex gattiani Falasca e Faccioni e Sbraccia).

E se c’è già chi nella parte più a destra ha detto il suo deciso no a qualsiasi ipotesi di un prolungamento di questa esperienza amministrativa, c’è anche chi si prende del tempo per riflettere, considerando, però, come condizione sine qua non, l’azzeramento di Giunta e una possibile nuova squadra basata solo su numeri (degli attuali gruppi) e competenze.

Tra critiche e suggerimenti, infine, non mancano indicazioni dalle opposizioni, dalle associazioni di categoria e da vari portatori di interesse, con un unico comune denominatore: se l’avventura di Brucchi deve ancora andare avanti, che non sia un impegno a tempo e il primo cittadino riponga defintivamente nel cassetto ogni possibile ambizione parlamentare.

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