Tortoreto, tutti gli interrogativi del centrodestra dopo il disimpegno di Piccioni

Tortoreto. Tutto da rifare con un paio di dettagli che non possono essere sottovalutati. La tempistica, che inevitabilmente si è assottigliata, ma anche alcuni rapporti che giocoforza si sono raffreddati visto anche le virate che si sono consumate nel corso degli ultimi mesi.

 

Oggi, come nel 2014, il centrodestra di Tortoreto appare destinato ad ufficializzare le proprie decisioni al rush finale. Il disimpegno di Domenico Piccioni, che non sembra aver trovato unità d’intenti nella potenziale coalizione, riapre tutti i giochi. Soprattutto in ordine al candidato sindaco che appare, volente o nolente, il nodo attorno al quale da mesi si sono dipanate gran parte delle discussioni.

 

Il gruppo Tortoreto Sempre, che ha espresso equidistanza tra i due schieramenti (quello che aveva preso forma attorno a Piccioni e il Movimento Impegno Civico per Tortoreto), ha ribadito alcuni concetti: rinnovamento e unità dell’area dei moderati. Ovviamente, serve una figura che possa mettere d’accordo le varie anime e fare sintesi. In queste ore, inevitabilmente, tornano sul tavolo anche figure che in qualche maniera erano state bypassate dagli eventi.

 

Francesco Marconi, che aveva fatto un passo indietro a beneficio di Piccioni (ma che nelle ultime ore ha ripreso quota), ma anche l’ex sindaco Gino Monti, che pur sondando la possibilità di seguire altri percorsi, non ha mai abdicato definitivamente. Poi circolano anche altri nomi, come Mauro Calvarese, uno dei attivisti di Tortoreto Sempre. Ma non sono escluse situazioni nuove. Insomma, la partita è tutta da giocare con uno scenario politico che potrebbe prevedere anche sei liste in corsa.

 

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