Fondi Fas, la soddisfazione del presidente Catarra: Ecco come saranno spesi a Teramo

catarraTeramo. La notizia che la Corte dei Conti ha registrato in via definitiva l’attribuzione dei fondi Fas all’Abruzzo, come anticipato ieri dal presidente Gianni Chiodi, è stata accolta con soddisfazione e sollievo dal presidente della Provincia di Teramo Valter Catarra.

“Soddisfazione perché è la prima vera fonte di finanziamenti strutturali che riceviamo dal terremoto del 2009” spiega “e sollievo perché la Provincia garantisce il gravoso mutuo della società Gran Sasso teramano per la cabinovia di Prati di Tivo: con l’arrivo dei Fas, quindi, non solo possiamo dare il via ai progetti strategici già individuati e a quelli che saranno definiti con il tavolo di concertazione ma viene anche scongiurato il rischio di dover pagare l’opera con i bilanci degli enti locali promotori”.

E il presidente sottolinea il ruolo svolto dal Governatore Chiodi che “non ha mai smesso di crederci e che con il suo impegno e i suoi risultati sul piano del risanamento economico, in una congiuntura politica e finanziaria come non se ne vedeva da 50 anni, merita la nostra gratitudine”.

Dentro i Fas, vi sono progetti già individuati e coperti da finanziamento: la cabinovia del Gran Sasso (11 milioni e 400 mila), il potenziamento del porto di Giulianova (4 milioni e 200 mila euro), il porto turistico di Roseto (1 milione e 680 mila euro), il completamento ed il collegamento delle piattaforma logistiche di Castellalto e Roseto (8 milioni di euro compreso l’intervento per l’autoporto di San salvo), le piste ciclabili, con il completamento di quella sulla costa e la realizzazione di quella che da Teramo arriva lungo la costa (5 milioni e 598 mila euro), la messa in sicurezza del fiume Vomano in corrispondenza del ponte di Castelnuovo al Vomano (3 milioni e 100 mila euro).

Altri finanziamenti arriveranno dalle “azioni” obiettivo che vanno riempite di contenuti attraverso la redazione di progetti concertati: attività produttive, turismo e cultura, policy e capitale umano, ambiente e territorio, coesione territoriale.

“E’ chiaro” aggiunge Catarra “che con questi fondi non si può fare tutto ma, considerata anche la delicata congiuntura, vanno destinati a progetti che possono fare da leva ad un nuovo progetto di sviluppo produttivo e sociale e, quindi, occorre fare una sintesi, superando campanilismi e frammentazioni. Fra le priorità, secondo noi, c’è sicuramente il finanziamento del rilancio dell’area di crisi della Val Vibrata, un obiettivo al quale lavoriamo insieme alle parti sociali sia al tavolo regionale di Abruzzo Sviluppo che al tavolo provinciale”.

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