Roseto, ancora critiche dalle opposizioni sul bilancio

CENTRODESTRA: ‘PD massacra di tasse i cittadini scaricando responsabilità sugli altri’

“Dopo un Consiglio Comunale durato più di dieci ore e conclusosi alle 6:30 di mattina la maggioranza monocolore Pd che governa Roseto degli Abruzzi ha approvato il Bilancio di Previsione 2017 “massacrando” di tasse e balzelli vari i cittadini e le imprese della nostra Città”.

Lo sottolineano i Capigruppo Enio Pavone di “Avanti X Roseto”, Nicola Di Marco di “Liberalsocialisti-Insieme per Roseto” e Alessandro Recchiuti di “Futuro In”.

“Immondizia +20% per le famiglie e + 35% per le imprese, per 1,3 milioni di euro complessivi in più. Aumento dei costi per i buoni pasto per tutte le fasce Isee. Incremento dei costi per la colonia anziani. Inserimento dei parcheggi a pagamento finalizzati solo a fare cassa e non per l’acquisto dell’Arena 4 Palme come avremmo fatto noi.

Mutui per più di 2 milioni di euro in un solo anno contro gli 1,8 milioni in cinque anni fatti dalla nostra Amministrazione. Nuove assunzioni di personale, a chiamata diretta, con incremento delle spese per il personale dopo che la nostra Amministrazione le aveva ridotte per 1 milione di euro all’anno.

Questo, in sintesi, il “regalo di Pasqua” fatto ai rosetani dalla maggioranza monocolore Pd, un’Amministrazione che rappresenta in Consiglio una larga minoranza di voti del primo turno, 4.400 contro i 9.500 dell’opposizione, frutto di un accordo politico confermato dal Segretario Regionale del Pd, Marco Rapino, e poi non mantenuto, quindi in sostanza frutto di un “imbroglio politico” ai danni dei cittadini rosetani” proseguono i tre Capigruppo dell’opposizione.

“Vedere pertanto in Città dei manifesti fatti affiggere dal Pd, calunniando l’Amministrazione Pavone, con il solo obiettivo di giustificare queste scellerate scelte e per cercare di pulirsi la faccia a fronte di un bilancio che è impresentabile, vergognoso e non sostenibile per le famiglie e le imprese rosetane, ci lascia a dir poco esterrefatti”, continuano Pavone, Di Marco e Recchiuti.

“Giova forse ricordargli che il Bilancio consuntivo 2015 a cui fanno riferimento nell’ingiurioso e calunnioso manifesto, curiosamente fatto affiggere a tempo di record in Città all’indomani della batosta inflitta ai rosetani, fu approvato con il voto favorevole dell’allora Collegio dei Revisori dei Conti e del Dirigente come d’altronde tutti i bilanci dell’Amministrazione Pavone”.

“Siamo dinanzi ad una maggioranza che è incapace di governare, che dimostra poca passione e poca voglia di impegnarsi per la collettività, e che non è riuscita neanche a concludere progetti ed opere che erano stati prima progettati e poi finanziati, approvati ed appaltati dall’Amministrazione Pavone come la pista ciclabile, i marciapiedi nella frazione di S. Giovanni, la Villa Comunale ed il porto.

Una maggioranza che, dopo quasi un anno, non è ancora riuscita a completare l’iter per iniziare i lavori nei locali da noi assegnati alla Guardia di Finanza, solo perché in questo lasso di tempo non sono riusciti a capire se l’operazione va assoggettata a iva o meno, mostrando quindi totale incapacità amministrativa” concludono i tre Capigruppo.

“A fronte di questo manifesto ci riserviamo di tutelare l’immagine, la professionalità e la correttezza della Giunta Pavone e di tutta la nostra Amministrazione nelle sedi opportune”.


ARTICOLO 1: ‘Bilancio miope che colpisce famiglie, imprese e professionisti’

“Un consiglio, quello di Roseto, che non sa parlare dei problemi della gente” – afferma Rosaria Ciancaione, capogruppo di Articolo Uno-MDP – “che si concentra su attacchi personali, da una parte e dall’altra, che non si preoccupa di come potranno recepire famiglie, imprese e professionisti gli aumenti imposti con il bilancio 2017 dalla Giunta Di Girolamo”.

“Purtroppo” continua la capogruppo, “nonostante l’emendamento presentato da noi dell’opposizione, che avrebbe consentito di mantenere pressoché invariate  sia le Tariffe Tari sia le tariffe Della refezione scolastica e della colonia degli anziani, la maggioranza ha approvato il bilancio 2017 con un aumento di tasse e ticket davvero enorme:

– AUMENTI DELLE TARIFFE TARI (circa 20% in più per le famiglie e circa il 40% in più per le attività produttive);

-AUMENTI delle TARIFFE relative al servizio di REFEZIONE SCOLASTICA (da un minimo dell’11% circa a un massimo del 56%), che investono soggetti che hanno  un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) AL DI SOTTO dell’indice di POVERTA’ ASSOLUTA;

– AUMENTI delle TARIFFE relative al servizio di COLONIA PER GLI ANZIANI (superiori al 50%).”

“La proposta presentata da noi dell’opposizione”, riprende Rosaria Ciancaione, “aveva le caratteristiche di fatto e di diritto per essere presa in considerazione ma non c’è stato verso e non posso accettare le giustificazioni della maggioranza che si rifanno ai pareri non favorevoli del dirigente finanziario e dei revisori, quando per la costituzione dell’Unione dei Comuni “Le Terre del Sole” per i servizi sociali, questi pareri, altrettanto non favorevoli, non hanno impedito alla stessa maggioranza di andare avanti nell’approvazione.”

“Sinceramente”, conclude la capogruppo di ARTICOLO UNO-MDP, “ciò che è preoccupante in questo momento di crisi generale, è che sarà molto difficile che i Rosetani avranno la forza e la capacità di far fronte a tali aumenti. Se si fosse tenuto conto del nostro emendamento, il Comune, oltre a NON AUMENTARE LE TARIFFE di tari e servizi , avrebbe avuto la possibilità di mettere una bella somma sulle attività di INCLUSIONE SOCIALE, portando a Roseto un PATTO SOCIALE DI SOLIDARIETA’ INCLUSIVA per chi ha perso il lavoro, per chi non è ancora riuscito a trovarne.

In altre realtà italiane con SCELTE di questo genere mantengono pulite le Città, riescono a fare piccoli lavori di manutenzione e allo stesso tempo aiutando  le persone che hanno più bisogno a vivere con un minimo di dignità. Avere  un mestiere e non poter riportare il pane a casa, e’ veramente avvilente!

Concludo, riprendendo le parole di papa Francesco. “È tempo di ‘‘rompere le catene della povertà’’, quella selva di impedimenti di natura politica, sociale, economica e culturale che porta il popolo alla disperazione. L’ho sempre sostenuto e continuo ad esserne convinta, NON SEMPRE con LA PRUDENZA si OTTENGONO  I MIGLIORI RISULTATI, soprattutto se la si esercita in modo avulso dal contesto socio-economico”.

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