Divieto di balneazione a Scerne: polemica per sversamenti fognari

Pineto. “Dopo il ‘cinematografico’ disastro riguardante il nuovo regolamento dell’Area Marina Protetta, la nostra cittadina subisce una nuova batosta”.

Così Pineto 2.0 commenta i nuovi dati negativi delle analisi del mare e del fiume a Scerne che confermerebbero “il lato negativo per ciò che riguarda la balneazione ed evidenziano la scarsa attenzione sulle criticità ambientali della messa in sicurezza del territorio e dell’adeguamento della rete idrica e fognaria”.

“L’amministrazione regionale, sulla base dei campionamenti eseguiti dai tecnici ARTA, ha emesso un divieto permanente di balneazione a Scerne di Pineto; più precisamente, il divieto si estende dalla foce del fiume Vomano fino a 500 metri a sud della frazione. Come facilmente si può comprendere, tale divieto costituisce un serio problema per la nostra comunità sia dal punto di vista della salute pubblica sia in considerazione della vocazione turistica che la caratterizza”.

Lo denuncia il gruppo-culturale pinetese esprimendo “un profondo rammarico per tale avvenimento che porta inevitabilmente a conseguenze negative per il turismo a Pineto soprattutto in un momento in cui si cerca di uscire da un tunnel che dura da parecchi anni. Ovviamente non possiamo esimerci dal non puntare il dito contro l’Amministrazione comunale; è vero che l’elevato livello d’inquinamento del mare dipende soprattutto dal fiume in cui si riversano numerose sostanze inquinanti, ma è altrettanto vero che il Comune, grazie ad una politica dissennata di gestione della cosa pubblica, tra l’altro, non si è mai adoperato per controllare e rinnovare un sistema fognario obsoleto e inefficiente che, in caso di precipitazioni anche deboli, va in tilt sversando i liquami direttamente sui terreni, nei canali e nel tratto di mare antistante”.

A Scerne questo avviene ogni volta che piove, da sempre e sopratutto negli ultimi mesi con campi allagati da liquami e un odore maleodorante che invade le abitazioni vicine.

“Un fatto vecchio e noto a tutti gli amministratori – continuano – che si sono succeduti negli ultimi 15 anni e di cui nessuno si è mai preoccupato, compreso Verrocchio che in questi anni è stato consigliere, assessore e vice sindaco, che ha contezza del problema e della necessità di correre al riparo e che invece non ha mai preso provvedimenti, nonostante le tante segnalazioni e denunce dei cittadini. A Pineto, ancora una volta, i nodi sono venuti al pettine. Nonostante le problematiche siano piuttosto evidenti, l’amministrazione preferisce non vedere e distogliere l’attenzione sulla questione degli sversamenti ad ogni pioggia”.

Pineto 2.0 si rivolge dunque al sindaco Verrocchio e a tutti i componenti dell’amministrazione (in particolar modo all’assessore Mongia e Traini residenti a Scerne): “È ora di cominciare a pensare ad una soluzione per risolvere il problema dell’inquinamento del mare e dei terreni. Non basta sventolare le “famose” bandiere blu, ormai piuttosto sbiadite. Servono a poco anche le festicciole e i mercatini.  È urgente un piano di azione locale che metta al centro i veri problemi della nostra spiaggia e del nostro mare, ritenendo, dunque, fondamentale il potenziamento del sistema fognario. Qui – concludono – c’è in gioco la sopravvivenza del turismo e la salute dei cittadini, specialmente i bambini e gli anziani”.

Impostazioni privacy