Soppressione Bim: l’opposizione di Mosciano e Bellante chiede consiglio comunale urgente

mosciano_comuneI Consiglieri di opposizione di Mosciano S. Angelo (Emilia Di Matteo per Alternativa, Maria Cristina Cianella e Massimo Martini per Nuovi Orizzonti) e quelli di Bellante (Flaviana Pavan, Claudio Di Matteo, Giovanni Pompizi e Emidio Di Sabatino per Uniti si può) hanno chiesto la convocazione dei propri Consiglio entro l’8 febbraio (in via d’urgenza), per discutere con i consiglieri di maggioranza dell’eventuale soppressione dei Bim.

L’8 febbraio, infatti, è la data entro cui i Consigli dei 26 Comuni del Bim Vomano-Tordino dovranno esprimersi per decidere se cancellare il Consorzio. Per la Legge Regionale 3 agosto 2011, n. 25, se il Comune non si esprime vuol dire che preferisce lasciare le cose come stanno.

“Ma perché i Comuni non dovrebbero esprimersi, visto che le risorse che oggi vengono incamerate dal BIM potrebbero entrare direttamente nelle povere casse comunali?” chiede Emilia Di Matteo. “I Consigli Comunali, per deliberare a riguardo, devono essere convocati con un Ordine del Giorno che preveda la discussione di tale argomento. La verità è che i sindaci non hanno provveduto a convocare i rispettivi Consigli Comunali, evitando così che il competente organo consiliare possa deliberare. Quindi, se in Consiglio Comunale l’argomento non viene trattato, chi si arroga il potere di decidere di lasciare in vita il Bim? E con quali poteri? Secondo il Testo Unico degli Enti Locali, le competenze dell’organo consiliare non possono essere delegate ad altri organi comunali, per cui ci sembra opportuno che il Prefetto di Teramo, in qualità di autorità di Governo, intervenga a che i sindaci interessati provvedano a convocare d’urgenza i propri Consigli Comunali. Invitiamo tutti i Consiglieri dei 26 Comuni coinvolti a fare altrettanto, affinché ogni Consiglio possa mettere in atto “Manovre salva Italiani”, deliberando doverosi tagli alla spesa pubblica per quanto di competenza”.

La consigliera Di Matteo riporta, poi, la stima delle quote annuali che ciascun Comune del BIM Vomano-Tordino incasserebbe in caso di scioglimento del Consorzio: Basciano 91.663,92 euro, Bellante 49.182,50 euro, Campli 132.610,06 euro, Canzano 31.091,11 euro, Castel Castagna 86.362,25 euro, Castelli 109.562,86 euro, Castellalto 50.163,05 euro, Cermignano 90.364,66 euro, Civitella Del Tronto 103.028,03 euro, Colledara 93.661,64 euro, Cortino 133.037,95 euro, Crognaleto 194.623,31 euro, Fano Adriano 104.644,86 euro, Giulianova 88.592,84 euro, Isola Del G.Sasso 150.760,70 euro, Montorio Al Vomano 113.076,47 euro, Mosciano S.Angelo 46.937,07 euro, Notaresco 40.414,59 euro, Penna S.Andrea 75.564,29 euro, Pietracamela 113.897,31 euro, Rocca S. Maria 115.069,87 euro, Roseto Degli Abruzzi 92.840,71 euro, Teramo 250.395,77 euro, Torricella Sicura 123.189,91 euro, Tossicia 86.479,21 euro, Valle Castellana 72.400,07 euro.

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