Teramo, ecco gli studenti ‘sfigati’: l’Udu replica al vice ministro Martone

udu_sfigatiTeramo. “Se a 28 anni non sei ancora laureato sei uno sfigato, se decidi di fare un istituto tecnico professionale sei bravo. Essere secchione è bello, almeno hai fatto qualcosa”. Parole che hanno scatenato mille polemiche quelle pronunciate ieri dal vice ministro Michel Martone. Sembra riecheggiare nell’aria quella definizione di “bamboccioni” dell’ex ministro Tommaso Padoa Schioppa. Oggi, come allora, il web si scatena. E i giovani si indignano.

“E’ questo il nuovo messaggio culturale da mandare al Paese?” si chiedono i rappresentanti dell’Udu Teramo che oggi hanno voluto protestare posizionando tre scatoloni proprio davanti l’ufficio del prof. Martone, nell’ateneo teramano.

“Constatiamo di essere di fronte alla classica dichiarazione di una persona che non ha un minimo attaccamento con la realtà di cui parla” aggiungo “né tantomeno un briciolo di rispetto per gli studenti e le famiglie che ancora oggi, nonostante le mille difficoltà economiche e un’organizzazione della didattica spesso incoerente, cercano di proseguire nel percorso ad ostacoli della laurea: ostacoli di ordine economico e sociale”. E da studenti “sfigati” hanno voluto lanciare la loro contro-provocazione.

Uno scatolone pieno simboleggia la precarietà che gli “studenti sfigati” affrontano ogni giorno, un altro, miseramente vuoto, rappresenta il diritto allo studio senza fondi. “Infine l’ultimo scatolone è pieno di punti interrogativi e ovviamente non può che rappresentare il futuro più incerto che mai grazie ai continui tagli all’istruzione e ai tanti contratti introdotti dalle Legge 302003 siamo costretti a riporre”.

E aggiungono. “Caro professor Martone, sfigate saranno le sue dichiarazioni e ci aspettiamo quanto prima una smentita da parte sua e le scuse a tutti gli studenti che con il proprio sudore e sacrificio si mantengono gli studi. Ricordiamo, inoltre, le parole del nostro Rettore Rita Tranquilli Leali annunciando la nomina del Prof. Michel Martone a vice ministro quando auspicava che il nostro giovane Michel saprà promuovere iniziative concrete, volte ad agevolare l’occupazione giovanile e a superare gli ostacoli che attualmente limitano le aspettative, favorendo un precariato incompatibile con il futuro dei nostri giovani. Per ora, però, i giovani, si è limitato ad insultarli”. E come inizio non c’è male.

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