Riserva del Borsacchio: la seconda Commissione Regionale torna a discutere della riperimetrazione

rabbuffo_fliIl progetto di legge di riperimetrazione della Riserva Naturale del Borsacchio sarà oggetto della seconda commissione giovedì 26 gennaio, in occasione di una riunione che si terrà a Roseto.

“Insieme ad altri colleghi” dichiara in proposito il capogruppo di Fli in Regione, Berardo Rabbuffo “ho fortemente voluto che si facesse una commissione direttamente nell’area interessata dall’attuale riserva del Borsacchio. I colleghi commissari avranno modo così di prendere visione della realtà dei luoghi, cioè di un Parco che comprende zone antropizzate e attività economiche che nessuna logica trova giusto continuare a tenere ancora all’interno del perimetro. Saranno coinvolte anche le amministrazioni locali come il Comune di Giulianova, di Roseto, la Provincia di Teramo e l’Ater e tutti avranno la possibilità di verificare le incongruenze esistenti per alcune zone”.

Tra le contraddizioni citate da Rabbuffo vi è la questione relativa al quartiere dell’Annunziata a Giulianova, “in cui non si riesce a dare attuazione al contratto di quartiere che darebbe notevoli benefici agli abitanti della zona a causa delle norme di salvaguardia che vanno a vincolare un’area dove é assurdo e dannoso che sia previsto un vincolo ambientale”. E poi, ancora, i campeggi di Giulianova e Roseto “in cui non é permesso effettuare lavori di ammodernamento necessari per la prosecuzione delle attività, sempre per gli stessi motivi”, le zone abitate come Cologna e Contrada Giammartino, “in cui non possono essere realizzati banali interventi edilizi per installare ascensori per disabili o piccoli ampliamenti consentiti ad esempio in altre zone dal piano casa”, il fosso Borsacchio “che si presenta, dalla statale Adriatica, come é in realtà, ovvero un canale in cemento che non ha nessuna valenza ambientale, che fortunatamente solo ora si sta ripulendo”.

“Vedremo poi ciò che giustamente deve essere preservato e tutelato” aggiunge il consigliere regionale “la zona della Mazzarosa e la collina retrostante oltre all’area in cui la riserva verrebbe ampliata, da adibire, nel nuovo futuro PAN, a zona utilizzata per attività cinofile. Se facciamo prevalere il buon senso e non le chiusure ideologiche, avremo una vera Riserva Regionale Guidata più grande del perimetro attuale, che contiene la villa Mazzarosa, l’arenile e la pianura circostanti, la zona collinare da cui si vede il mare e le colline retrostanti, con l’intento non solo di tutelare ma soprattutto di valorizzare questo territorio come volano anche per il turismo”.

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