Provincia di Teramo, quando la propaganda si sostituisce ai fatti: contrattacco del Pd

pd_2011Teramo. “La conferenza stampa di fine anno della Giunta Provinciale rappresenta il perfetto esempio dell’irresponsabilità e della sostituzione della propaganda ai fatti”. Ernino D’Agostino e Robert Verrocchio tornano a puntare il dito contro il presidente Valter Catarra reo, a loro dire, di aver sviato le domande lanciate dalla stessa opposizione il giorno precedente alla tradizionale conferenza di fine anno, lanciandosi “in toni comizieschi indicativi di una difficoltà politica sempre più palese”.

E la replica, giunta a distanza di qualche giorno, parte da una premessa: “Catarra pensi ai fatti suoi, al Pd ci pensiamo noi”. Il riferimento è alla frecciata lanciata dal presidente che, proprio in quell’occasione aveva dato un giudizio sullo stato del partito di opposizione. “E’ ridotto male”, aveva detto, replicando al segretario Verrocchio che aveva parlato di una giunta “imbarazzante”.

“Al futuro del Pd ci pensiamo noi e certamente non abbiamo bisogno dei suoi suggerimenti” ribattono i due consiglieri provinciali. “Piuttosto, pensi all’ultima seduta del Consiglio Provinciale, alla mancata partecipazione del capogruppo del Pdl, all’assenza di tre consiglieri di maggioranza nel voto sulle ricerche di idrocarburi ed alla presentazione, da parte di un altro consigliere di un emendamento (bocciato dalla maggioranza) sul piano di dimensionamento scolastico. Non sarà, forse, indicativo di un malessere che percorre la maggioranza di governo? Basta usare i numeri a piacimento e si dica la verità”.

E la “verità” dell’opposizione torna a battere sull’aumento della spesa corrente nel 2011 e sul dimezzamento degli investimenti.

“La risposta è stata una tabella con la quale si confrontano solo alcune voci di spesa del 2008 con quelle del 2011 : si tratta di una operazione falsata in partenza perché nel 2008 non c’era la società strumentale Teramo Lavoro e gran parte dei servizi oggi esternalizzati figuravano nella voce spesa per il personale. Resta il fatto incontrovertibile che nel 2008 la spesa corrente ammontava a oltre 36milioni di euro, nel 2010 passa a oltre 40milioni di euro, per arrivare, nel 2011, a oltre 41milioni di euro: in sostanza, mentre Catarra evidenzia (giustamente) il taglio dei trasferimenti ed ammette che gli investimenti sono stati dimezzati, la spesa corrente in un anno è aumentata di oltre 1milione di euro. Altro che risanamento!”.

Capitolo alluvione: il fallimento della “filiera di governo” viene a galla, tuonano D’Agostino e Verrocchio. “Nell’ultima seduta del Consiglio Regionale è emerso, con la bocciatura degli emendamenti presentati dal Pd, che non vi è alcuna certezza di finanziamento per l’emergenza alluvione: dei 20 milioni di euro promessi da Chiodi e Catarra non c’è traccia. Si profila per la comunità provinciale la stessa “fregatura” che si consumò nel 2009 quando Berlusconi e Chiodi sottoscrissero solennemente un accordo (truffaldino) per finanziare entro il 2010 il quarto lotto della Teramo-mare e il completamento della Pedemontana (Val Vibrata e Val Fino). Due sono le possibilità: o la Giunta Catarra è complice di questa “fiera degli annunci e della propaganda” oppure semplicemente, nella famosa filiera, conta come il due di coppe quando la briscola è bastoni”.

Resta, infine, la delusione (o forse una semplice conferma) per quelle cinque domande rimaste senza risposta, relative alle azioni per l’economia e per l’occupazione, ai problemi della Sanità teramana, alle infrastrutture strategiche, agli investimenti per la viabilità e le scuole, alla trasparenza nella gestione della Teramo Lavoro.

“L’unico argomento usato è che non sappiamo che fine faranno le Province e quindi non possiamo prendere impegni (del tutto incongruo perché fino al 2014 la Provincia dovrà svolgere le sue funzioni), incalzeremo la maggioranza, chiedendo lo svolgimento di una seduta consiliare per ciascuno dei temi sollevati e presentando concrete proposte di deliberazione o precise mozioni di indirizzo”.

Il nuovo anno è appena cominciato.

 

Marina Serra

 


 

 

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