Roseto, ragazzina in coma etilico: le reazioni

Roseto. Grande clamore in città per la vicenda della diciassettenne che, lo scorso weekend, ha rischiato la vita dopo essere finita in coma etilico, salvata poi dai volontari del 118, ha destato in giornata enorme clamore.

Nella giornata di ieri il sindaco, Sabatino Di Girolamo, è intervenuto proponendo repressione del fenomeno alcolismo tra i giovanissimi attraverso un’ordinanza ad hoc e un percorso educativo con le scuole. Altri in città rivendicano più spazi sociali e culturali per adolescenti e non.

Giannina Candelori, dottoressa e esponente di Destra Sociale, che da anni ha posto il tema sicurezza e sanità pubblica al centro del suo programma politico, ha tuonato: “il limite di tolleranza individuale non è stabilito per cui anche una minima quantità di alcol può essere nociva per un organismo di giovane età per cui lungi da me il voler correlare l’episodio all’uso e abuso di alcolici che da anni investe il territorio rosetano. Tale degrado sociale e sanitario già dal 2013 aveva spinto i cittadini alla protesta, alle azioni legali e alla costituzione di comitati per la tutela del diritto alla quiete pubblica e all’ordine pubblico avente per scopo comune la tutela della salute psicofisica di tutti i cittadini e non solo dei giovani addivenendo alla produzione di un protocollo di intesa a firma Destra Sociale. Gran lavoro ed impegno negli anni nel portare a conoscenza di chi era tenuto a sapere come realmente fosse la situazione, soprattutto notturna e nei fine settimana, comunicati stampa ma nulla è stato attivato al fine di arginare il fenomeno ed attuare una prevenzione a tal uopo. Di pari passo la coscienza sociale è mutata in modo radicale e riflette la grave crisi economico sociale che l’Italia sta attraversando con famiglie, giovani, disabili, categorie lavorative ,facile preda di stress quotidiani per far quadrare il bilancio familiare”.

Al di là della denuncia della deriva sociale ed economica l’esponente della Destra rosetana tende la mano ai giovani perché “vanno aiutati, necessitano di figure affettive stabili e coese, di sociale meno caotico e più legalizzato con un senso di integrità e socialità che devono essere garantiti con attività ricreative a carattere sportivo culturale. Il divertimento non può essere definito lo sballo a tutti i costi!”

Candelori ritiene che “il governo nazionale, autorità, istituzioni, associazioni di categorie, insegnanti, medici, psicologi debbano intervenire in sinergia tra loro in un’ottica di intervento multidisciplinare atto a prevenire e trattare tale fenomeno che sta minando il benessere psicofisico di tutti i cittadini giovani e non. Presente da sempre per una fattiva collaborazione al di là di qualsivoglia appartenenza politica, pronta a collaborare per un intervento risolutivo, efficiente, efficace e sicuro”.

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