Teramo, rotonda via Arno: Fli presenta un esposto in Procura

lavori_viapoTeramo. “Il nostro intento non è quello di bloccare i lavori, ma dissipare ogni dubbio e accertare la correttezza della realizzazione dell’opera”. E l’opera in questione è la rotonda di via Arno. Partendo da questa premessa, Berardo Rabbuffo e Toni Lattanzi, rispettivamente capogruppo in Regione e coordinatore provinciale di Futuro e Libertà, hanno annunciato questa mattina la presentazione di un doppio esposto all’Arta e in Procura.

I dubbi riguardano, in particolare, un ipotizzato reato di inquinamento ambientale, oltre alla corretta realizzazione dell’opera pubblica. E si appellano all’assessore comunale Giorgio Di Giovangiacomo, al quale chiedono di replicare con i fatti. “Ci presentasse tutta la documentazione” dicono “senza sviare e cambiare le carte in tavola. L’ultimo tratto del muraglione non è oggetto di appalto. Allora chiediamo, chi ha fatto quella demolizione? A chi sono andati i soldi pubblici?”.

lavori_viapo2Ma non è questo l’unico aspetto sul quale i finiani teramani puntano l’attenzione. “C’è anche la questione relativa al trattamento dei rifiuti speciali derivanti dalla demolizione. L’articolo 184, infatti, prevede che questi vengano riutilizzati all’interno dello stesso cantiere, ma devono essere trattati in maniera particolare, previa autorizzazione. All’Arta chiediamo, dunque, se queste procedure sono state realmente rispettate”. Ma questa è solo la punta dell’iceberg, annunciano. “Abbiamo il diritto di chiedere come e a chi sono stati pagati i costi della demolizione del muraglione fuori appalto e, dato che vengono continuamente mischiate le carte, chiediamo alla Procura di intervenire e fare chiarezza una volta per tutte”. Insomma, “noi non vogliamo interrompere i lavori, ma i soldi pubblici devono essere spesi bene”. E non si tratta certo di ‘bruscolini’, visto che parliamo di una spesa complessiva di 1milione e 400mila euro. Ma alla fine, si chiede Rabbuffo, “servirà davvero quest’opera, considerato che il traffico si è notevolmente alleggerito con l’apertura del Lotto Zero?”.

 

Marina Serra


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