Nereto, investimento mortale, M5S: si poteva evitare? Esposto in Procura

Nereto. L’investimento mortale poteva essere evitato? E’ trascorsa una settimana dalla morte di Renato Marinucci, investito al semaforo di viale Europa a Nereto e il Movimento 5 Stelle pone un interrogativo sibillino.

 

Per una settimana i pentastellati non hanno preso posizione (“abbiamo rispettato il dolore della famiglia ma ora è il momento di parlare”). Una posizione chiara con una ricostruzione dei fatti e l’invio di un esposto alla Procura per verificare se qualcuno ha delle responsabilità.

 

A finire nel mirino del Movimento, rappresentato in consiglio comunale da Fabio Cinì, è un’interrogazione consiliare dell’aprile di un anno fa. In quella circostanza fu presentata un’interrogazione sul mancato funzionamento del semaforo tra viale Europa, via Certosa e via Italo De Berardinis, con la quale si chiedeva anche di riattivare l’impianto.

Il consiglio comunale, successivamente, ha approvato una delibera con la quale ci si impegnava nel prevedere nel bilancio 2016 una somma di 18mila euro per rimettere in funzione il semaforo e prevedere una nuova segnaletica. Interventi, naturalmente, non ancora effettuati.

 

“Se fossero stati realizzati i lavori di messa in sicurezza”, arringano i pentastellati, “per il regolare funzionamento dell’impianto semaforico e nella realizzazione della segnaletica stradale, previo impiego dei 18.000,00 euro non previsti nel bilancio 2016, si sarebbe potuto evitare l’incidente mortale?

La risposta ce la darà l’autorità giudiziaria.

Chiediamo che l’Amministrazione Comunale, con immediatezza, previa dichiarazione di somma urgenza, esegua i necessari lavori per mettere in sicurezza la zona interessata dall’incidente automobilistico, mediante la realizzazione di marciapiedi, del regolare funzionamento dell’impianto semaforico, della segnaletica stradale sia orizzontale che

verticale ed alla implementazione dell’impianto di pubblica illuminazione. Al Sindaco, con propria ordinanza contingibile ed urgente, a tutela della incolumità pubblica, spetta provvedere con immediatezza”.

 

Nella presa di posizione non mancano critiche sul piano politico all’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuliano Di Flavio, alla quale viene chiesto di dimettersi in blocco per “l’incapacità conclamata di affrontare e risolvere le questioni strutturali della nostra cittadina”.

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