Mosciano, vendita farmacia comunale. Sindacati chiedono all’ente di ripensare la scelta

farmacia_logoMosciano. Prima il ricorso alle esternalizzazioni di alcuni servizi (asilo e trasporto scolastico), ora la vendita della farmacia comunale. Gli appunti, che lasciano trasparire riflessioni critiche, arrivano da Amedeo Marcattili (Cgil) e Piero Angelozzi (Cisl) sulla possibile alienazione della farmacia comunale di Mosciano.

“ Gli effetti delle politiche governative” si legge in una nota congiunta delle due sigle sindacali, “ hanno determinato una situazione grave nelle pubbliche amministrazioni, ma la risposa non può avvenire con la dismissione dei gioielli di famiglia. Poi, quando non ci sarà più nulla da vendere, cosa accadrà?”. Le perplessità su tale percorso amministrativo, avviato dall’amministrazione civica, crescono di sostanza se si considera che la farmacia chiude bilanci sempre in attivo. Mentre il sindacato, nel chiedere all’amministrazione di ripensare la strategia, si domanda anche quale fine faranno i lavoratori.

 

 

 

 

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