Teramo, Brucchi tuona contro il decreto “Va riscritto da capo”. E annuncia proteste

“Un Decreto legge che va riscritto da capo”. E’ questo il commento del primo cittadino di Teramo, Maurizio Brucchi che, all’indomani della pubblicazione del documento tanto atteso, che avrebbe dovuto considerare anche le specificità del territorio teramano a seguito del susseguirsi delle emergenze passando al terremoto, alla straordinaria nevicata al lungo black out, contesta interamente quanto riportato, annunciando una manifestazione a Roma.

Un documento che “ignora quello che è successo nel nostro territorio”, continua Brucchi con “poche e insufficienti misure per le categorie più deboli”, mentre “quei pochi provvedimenti che avrebbero l’ambizione di dare un segnale per la ripresa sono solo per pochi mesi”.

Il sindaco protesta contro la sospensione delle tasse che, comunque, dovranno essere pagate entro dicembre 2017, “ma al termine del 2017”, prosegue, “non pagherà nessuno perché il tessuto economico di questo territorio non esisterà più”.

E definisce “deludenti” i provvedimenti che riguardano il sostegno alle imprese, così come era stato chiesto a gran voce da parte di tante categorie, sindacati, imprenditori e associazioni, non contemplando affatto l’ipotesi di riconoscimento in qualche modo del danno indiretto e di una ‘no tax area’.

Il decreto inoltre non contiene nessun provvedimento relativamente al maltempo che ha flagellato la provincia. “Avevo chiesto a Gentiloni durante la visita alla nostra città”, conclude Brucchi, “che avevamo bisogno di aiuti ora, che domani sarebbe stato già tardi ma il mio appello è rimasto inascoltato ed allora tutti a Roma. Ci dovranno ascoltare”.

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