Dipendenti Giulianova Patrimonio contro Arboretti

arboretti_francoGiulianova. “Sconcerto, nausea e soprattutto preoccupazione. Questi sono stati i nostri sentimenti nell’ascoltare le deliranti affermazioni ed intendimenti del rappresentante del gruppo Il Cittadino Governante Franco Arboretti, durante il Consiglio Comunale del 26 ottobre scorso mentre si dibatteva il punto all’ordine del giorno sulla nostra società, certo la nostra società. Noi 37 dipendenti della Giulianova Patrimonio ci consideriamo la colonna vertebrale della stessa, al servizio ormai da 6 anni dei cittadini giuliesi svolgendo il nostro lavoro in qualsiasi momento della giornata senza badare ad intemperie ed orari, guadagnandoci la stima di gran parte della città . Noi ci saremmo aspettati ben altro atteggiamento da un uomo che culturalmente sin dall’infanzia è stato legato alla sinistra ed alla difesa degli operai, invece si è permesso di definirci inutile carrozzone e frutto di clientelismi”.

Così replicano i dipendenti della Giulianova Patrimonio alle pesanti accuse rivolte alla società da parte di Franco Arboretti che avrebbe “cercato di mettere alla berlina il nostro CdA, che invece puntualmente ogni giorno insieme a noi è presente sul posto di lavoro senza mai farci mancare il loro prezioso apporto. Nell’ esprimere piena ed incondizionata solidarietà al Presidente Filippo Di Giambattista, a Riccardo Albani ed a Moreno Mastrilli, ci permettiamo di consigliare al “guru” Arboretti di ripensare a quando anche lui era paladino e portavoce dei lavoratori. Invece di accogliere con soddisfazione le lungimiranti proposte del sindaco Mastromauro e di tutta l’amministrazione civica che ampliando lo Statuto della nostra Società gli permetterebbe di assumere nuove mansioni creando nuovi posti di lavoro, (forse al Cittadino Governante il problema del lavoro non interessa) per solo esclusivo acredine politico o forse odio personale verso qualcuno, si scaglia contro la nostra società che noi tutti tanto facciamo per renderla sempre più efficiente al servizio della città”.

 

 


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