Pineto, M5S critica il ‘triste spettacolo’ del consiglio comunale

Pineto. “Il 31 gennaio scorso è andato in scena, nel Consiglio comunale di Pineto, il più triste spettacolo che la politica possa offrire, un’amministrazione oramai allo sbando, che contraddice se stessa, rinuncia alla propria autonomia politica ed amministrativa, annienta la democrazia escludendo del tutto le opposizioni ed ancora una volta dimostra di non credere nei nostri principi costituzionali”.

La denuncia arriva dal Movimento 5 Stelle che aggiunge “una compagine senza nessuna cultura politica, con i Consiglieri comunali non in grado di articolare le loro posizioni e nella parte di alza palette a comando. Emerge una compagine fragile, spaventata, senza nessuna bussola, senza un’idea di paese, cosciente dei danni che ha prodotto e che inizia a rendersi conto di essere arrivata alla fine dei propri giorni. Mai vista tanta superficialità ed incompetenza, una tale pochezza nella gestione dei processi democratici al punto, oramai, da iniziare a far seriamente preoccupare quei cittadini consapevoli che la politica, se gestita male può fare solo danni, come, in effetti, sono stati già fatti a Pineto”.

Il nuovo canale scolmatore di Scerne è per i pentastellati “opera necessaria a chi deve mascherare i propri fallimenti politici per ricostruirsi un’immagine, per appendere un cartello e nessuno della maggioranza ne conosce gli effetti ed i contenuti, tant’è, che lo stesso Sindaco, oramai uno spettro, dice di doverne solo prendere atto. Permette ad altri di decidere cosa fare sul territorio da lui amministrato, impedisce alle opposizioni di discutere e di conoscere i contenuti di un tale progetto e ci si limita a prendere atto di decisioni assunte da altri per Pineto. Nessuno è stato in grado di dare garanzie sulla funzionalità dell’opera, nessuno è stato in grado di spiegare tecnicamente i parametri del progetto ed è stato impossibile poter avere un confronto con i tecnici progettisti, ed anzi, nella commissione di garanzia e controllo, convocata dalle opposizioni per poter discutere del progetto, la Giunta è stata totalmente assente, con Sindaco ed assessore ai Lavori Pubblici che non si sono neanche degnati di parteciparvi”.

Il M5S Pineto è “assolutamente conscio della necessità di dover intervenire drasticamente sul territorio per mitigare il rischio idrogeologico, ma vuole essere certo che questi interventi siano risolutivi e non semplici palliativi. Si porta in discussione un provvedimento per alleggerire la posizione dei debitori nei confronti del Comune facendone uno strumento di propaganda e non attuando, invece, il baratto amministrativo ed il compostaggio domestico, strumenti proposti in consiglio dal M5S, approvati all’unanimità dallo stesso, ma tutt’ora chiusi in un cassetto, forse perché renderli operativi dimostrerebbe ulteriormente la loro inadeguatezza? O forse perché sono idee provenienti da un movimento politico poco congeniale a questa amministrazione?”

Per gli attivisti la risposta è la seconda “e la dimostrazione viene data quando il consiglio ha l’indecenza di bocciare la nostra mozione che prevedeva di affiggere in tutti gli uffici pubblici l’articolo 1 della Costituzione Italiana. Nessuno della maggioranza è stato in grado di articolare la propria contrarietà, anzi, chi voleva togliere sovranità, chi voleva violentare la costituzione, utilizza la scusa dell’articolo 67 e parla di una mozione presentata da Grillo, senza rendersi conto che questo gioco di togliere dignità alle persone ed alle idee è tipico di chi la dignità non l’ha mai avuta”.

Secondo il M5S “Pineto è allo sbando totale, assessori totalmente incompetenti e senza nessuna cultura politica ed amministrativa, consiglieri comunali che alzano la mano a comando, un Sindaco che è oramai l’ombra di se stesso e messo in discussione dai suoi stessi sostenitori. Sono passati tre anni ed abbiamo solo confusione, investono soldi pubblici sul mattatoio e poi dicono di volerlo chiudere, approvano il compostaggio domestico e poi cercano scuse per evitare di attuarlo, approvano il baratto amministrativo, facendone un vanto dell’amministrazione, e poi dicono di non volerlo applicare. Tale confusione non fa altro che confermare quello che oramai sosteniamo da diverso tempo: l’amministrazione è allo sbando più totale”.

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