Pineto, scuole sicure: opposizione insoddisfatta dalle risposte dell’Amministrazione

scuola_genericaPineto. “Apprezzo il tentativo, ma le parole dell’assessore Fiorà non sono affatto soddisfacenti né rassicuranti”. Il consigliere di opposizione, Luca Di Pietrantonio, scuote la testa di fronte alle dichiarazioni rilasciate ieri dall’assessore alle Politiche Sociali, Vincenzo Fiorà.

“Consiglierei di uscire ogni tanto dal Palazzo Municipale” ironizza Di Pietrantonio “farsi una passeggiata e parlare con i cittadini per verificare se quel che asserisce relativamente alla bontà dell’apporto comunale alle scuole pinetesi, sia così sostanziale come afferma. Peraltro, tenta tristemente di gettare le mie esternazioni nella bagarre politica, utilizzandola come mesta scappatoia, quando invece le mie dichiarazioni sono volte ad accendere i riflettori sulle scuole di Pineto, che oggi più che mai necessitano del sostegno dell’Amministrazione. Ciò in particolare, alla luce delle numerose lamentele pervenutemi e della pochezza dell’azione di questa Aministrazione, che in molte occasioni dimostra di vivere anni luce dalle vere esigenze dei pinetesi”.

Fatta questa premessa, Di Pietrantonio ritiene che all’assessore, “preso da una straordinaria enfasi difensivistica, sia sfuggito il fine delle mie dichiarazioni, di certo non diretto ad ottenere una asettica elencazione di convenzioni per toner, risme di carta, gessetti e lavagne, né volto a ricevere nozioni sui bilanci integrati dei vari plessi scolastici. Ciò a cui il sottoscritto intendeva addivenire era la profusione del massimo impegno da parte di chi ci amministra per “garantire” agli alunni delle scuole le migliori condizioni possibili di studio ed apprendimento, con attenzione particolare ai ragazzi diversamente abili. In merito alla supposta mancata collaborazione da parte dell’opposizione, segnalo al dimentico assessore Fiorà che se l’attuale maggioranza fosse stata meno arrogante e si fosse confrontata con i consiglieri di opposizione, avrebbe certamente evitato alcune delle miserrime figure, quali quelle sui passi carrabili, parcheggi a pagamento, aumento indiscriminato della Tarsu o magari, sulla fisarmonica. Infine, non posso non evidenziare come l’Assessore all’Istruzione, dopo tutto il suo accorato proclama, non abbia risposto all’unico semplice quesito da me proposto: l’Amministrazione comunale stanzierà o meno i fondi necessari per venire incontro alle esigenze scolastiche delle famiglie disagiate? Ai posteri l’ardua sentenza”.

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