Bellante, Pavan: Spariti i programmi del centrosinistra

flavian_pavanBellante. “Dove sono finiti i valori ed i programmi conseguenti agli ideali del centrosinistra locale? In una discarica e in un tubo di scarico?”. Non usa mezzi termini Flaviana Pavan, capo dell’opposizione al Comune di Bellante, che commenta negativamente quanto accaduto ieri, nel corso dell’ultimo Consiglio comunale.

La maggioranza di Bellante Democratica avrebbe, infatti, riconosciuto solo due debiti fuori bilancio, determinati da decreti ingiuntivi. “Sono ancora diversi i lavoratori” spiega meglio la Pavan: “elettricisti, idraulici e meccanici che dovranno ancora aspettare. Ma i diritti dei lavoratori, invocati dai valori del centro-sinistra? Perché non far pagare, come previsto dalla normativa, amministratori, funzionari e/o impiegati che, senza rispetto delle norme, affidano incarichi?”.

Non solo. La Pavan parla anche di un “assurdo rimpallo di responsabilità” tra Ruzzo e Comune a seguito di un sopralluogo della ASL per inconvenienti di natura igienico-sanitaria provocati da fuoriuscita di liquami da rete fognante comunale. “Nell’evidenziare tali incongruenze” racconta ancora il politico “Uniti si può ha chiesto, considerate le a dir poco inquietanti affermazioni del nuovo c.d.a. del Ruzzo, di acquisire i documenti delle assunzioni, dei bilanci e della situazione patrimoniale dell’ente. Tutti i Comuni della provincia di Teramo dovrebbero avere una partecipazione minima alla Ruzzo Spa, quindi tutti i consiglieri possono chiedere di vedere le relative procedure amministrative per fare le dovute verifiche. “Uniti si può” rileva che non si è discusso sullo stato di attuazione dei programmi, anzi, l’unico programma che in questi mesi di legislatura è stato ripetutamente dibattuto è stato l’accordo transattivo per la liquidazione del socio privato di Sogesa. Inopportuno anche il carteggio dei presidenti di Cirsu e Sogesa inviato alla Regione, al sindaco di Notaresco, alla Provincia e all’ AdATE, non inviato per conoscenza a tutti i sindaci, (li paghiamo noi tutti). Chissà che non sia proprio quel tanto criticato e biasimato centro destra, impersonato dall’assessore Mauro Di Dalmazio, che possa rappresentare “la Divina Provvidenza” visto il fallimento delle due società”.

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