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Sant’Omero, piattaforma rifiuti: Punto e Accapo chiede tavolo di concertazione

Sant’Omero. Un tavolo tecnico di concertazione con l’amministrazione comunale per mettere la parola fine sull’impianto di trattamento dei rifiuti di Poggio Morello e, dunque, rinunciare al ricorso ancora pendente al tribunale amministrativo.

 

E’ un concetto chiaro quello cavalcato dal comitato Punto e Accapo di Poggio Morello (nato per dire no all’insediamento della piattaforma per il trattamento dei rifiuti) che attraverso il proprio legale (avvocato Danilo Consorti) ha scritto una nota al sindaco di Sant’Omero, Andrea Luzii e all’intero consiglio comunale.

 

La richiesta del comitato guidato da Erica Celestini è semplice: l’amministrazione, con atto formale, deve farsi garante che nel capannone in questione (dove sono in corso lavori per l’insediamento di una diversa attività produttiva) non vengano, nemmeno in futuro, autorizzate attività legate al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti. Va ricordato che nei mesi scorsi la Regione ha di fatto interrotto l’istruttoria per l’insediamento dell’impianto per il venir meno del capannone che avrebbe dovuto ospitare l’attività.

 

E questo a prescindere dalle potenziali e future autorizzazioni. Tutto questo, però, non è sufficiente per il Comitato per mettere la pietra tombale sulla vicenda.  “La lettera della Regione che blocca il procedimento di autorizzazione”, spiega Erica Celestini, “ trae giustificazione dell’immobile da parte del privato e archivia la pratica Magis. E’ del tutto evidente, anche ad una semplice lettura e senza alcun tipo di approfondimento giuridico che pure il Comitato ha svolto, che la Regione non assume alcuno dei punti di criticità rilevati dalle relazioni tecniche del Comitato e sposate anche dalla deliberazione di consiglio del 27 aprile, non esprimendo, dunque, alcun giudizio critico o di diniego nel merito del procedimento ma limitandosi, salomonicamente, a dire che, mancando la disponibilità dell’immobile, la pratica non può più andare avanti”.

 

Nel frattempo, fa notare il Comitato, l’ufficio tecnico del Comune ha rilasciato ancora due permessi di costruire per la società proprietaria dell’immobile: uno a sanatoria e completamento degli impianti, l’altra lo scorso 26 novembre per ulteriori opere sul capannone che avrebbe dovuto ospitare la Magis, che viene frazionato e viene mutata la destinazione d’uso.

“ Anche alla luce delle ultime vicende”, prosegue la nota del Comitato Punto e Accapo, “proseguirà la nostra attività di monitoraggio di una situazione che sembra ben lungi dall’essersi risolta con un nulla di fatto all’insediamento della piattaforma dei rifiuti. Abbiamo protocollato in Comune una lettera per chiedere alla giunta e ai consiglieri di attivare un tavolo di concertazione per formalizzare i reciproci impegni: i soli che potranno dire che la vicenda piattaforma possa dirsi definitivamente archiviata”.

 

LA LETTERA

 

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