Bellante, defibrillatori. Flammini: potevano essere messi a disposizione prima

Polemiche e puntualizzazioni si miscelano nella vicenda dei defibrillatori “intelligenti” messi a disposizione del Comune di Bellante che ancora devono essere collocati nelle varie zone del territorio.

 

 

Polemica innescata da Ennio Chiavetta, capogruppo di Bellante Bene Comune e oggetto di una replica da parte del sindaco Giovanni Melchiorre.

 

Nella sua replica, il sindaco aveva chiamato in causa, come persone informata dei fatti Carla Flammini, consigliere comunale di minoranza, presente alla cerimonia di consegna delle attrezzature “salvavita” lo scorso 8 di ottobre, ma come iscritta alla Pro-loco.

 

 

“Il sindaco”, sottolinea la Flammini, ” si aggrappa alla data dell’8 di ottobre, data della cerimonia di consegna. Quella data l’ha decisa lui, come consigliere comunale e come componente la Proloco, posso confermare che i defibrillatori erano a disposizione del Comune da giugno. E’ stato il sindaco ad impiegare 3 mesi per mettere in piedi una passerella male organizzata e male riuscita.

 

Non costituisce scusante nemmeno il ritardo del possesso degli attestati di abilitazione da parte dell’amministrazione visto che i defibrillatori non sono di uso esclusivo dei partecipanti al corso del 23 ottobre. Altri, in virtù della loro professione o corsi effettuati privatamente o in altra sede, potevano e potranno, all’ occorrenza, farne uso.

 

Non ci si arrampichi sugli specchi nella speranza di ridurre il problema sollevato a “sterile polemica Natalizia”. C’è chi pensa solo o prevalentemente ai fatti propri e c’è chi si occupa degli altri anche durante le feste di Natale! L’attenzione alla salute dei cittadini non può essere considerata mania di protagonismo”.

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