Roseto, Casa Civica: ‘Maggioranza dice no ai consigli di quartiere’

Roseto degli Abruzzi. ‘Babbo Natale sembra non aver donato educazione, coerenza e onestà intellettuale al Sindaco ed ai consiglieri di maggioranza, troppo impegnati a criticare e polemizzare sulle proposte dell’opposizione targata “Casa Civica” pur di restare immobili in attesa delle decisioni del loro mentore politico.

Il consiglio comunale del 27 dicembre si chiude quindi sulla falsariga di quelli precedenti, con la totale chiusura del PD alle proposte della minoranza, che svolge il suo ruolo di stimolo ricordando a Di Girolamo di rispettare il programma elettorale per cui la città lo ha votato. Se non gli accordi, quantomeno quello’.

Lo afferma in una nota Casa Civica, rappresentata in consiglio comunale da Mario Nugnes ed Angelo Marcone.

‘Ancora una volta abbiamo dimostrato di non avere preclusioni di sorta rispetto ai punti all’ODG portati in assise dalla maggioranza, vedi voto favorevole sul nuovo regolamento comunale di contabilità o sulla lottizzazione di Viale Makarska – afferma il consigliere Mario Nugnes -ma rimango sconcertato dalle risposte ottenute sull’interrogazione relativa alla nuova viabilità su Via Manzoni e sugli attacchi strettamente personali che i consiglieri Aloisi, De Luca e Angelini, molto probabilmente sotto dettatura del loro creatore e referente politico, hanno rivolto al sottoscritto’.

Il consigliere Angelo Marcone rincara la dose. ‘Lo stesso stile è stato mantenuto dal Sindaco durante la discussione della mozione sui Consigli di Quartiere, quando ha deciso, sotto lo stupore di tutti, di abbandonare l’aula.

Come opposizione svolgiamo seriamente il ruolo che i cittadini ci hanno concesso, per questo era opportuno stimolare il governo cittadino ad attuare finalmente i gruppi locali, che aiuterebbero non poco tutti i cittadini- continua l’esponente di Casa Civica -speravamo in un voto favorevole ed unitario, purtroppo però la maggioranza ha smentito se stessa votando contro un provvedimento previsto dal programma elettorale motivando questa scelta come volontà della minoranza di dettare l’agenda politica. Beh, se chi sta fermo attende ordini superiori, è giusto che qualcuno stimoli Di Girolamo a lavorare seriamente’.

 

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