Campli, ponte di Nocella, Di Sabatino a Quaresimale: polemica sterile

Campli. La polemica corre a colpi di comunicati stampa. Prima il sindaco Pietro Quaresimale, ora il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino. Il nodo del contendere riguardano i lavori sul ponte di Nocella, sulla Sp 262.

 

In una nota la Provincia chiarisce i termini della vicenda.

 

l ponte è stato interdetto al traffico con un’ordinanza provinciale firmata dal dirigente Leo Di Liberatore in seguito alla chiusura disposta sin dalla mattinata del 30 ottobre – subito dopo il sisma – dal Comando dei Vigili municipali del Comune di Campli. Il sopralluogo della Provincia ha confermato il cedimento dei parapetti e i problemi di sicurezza e, quindi, è stata emanata l’ordinanza.

 

I lavori di somma urgenza sono stati iniziati, subito, il 2 novembre, e lo stato dei lavori, come spiegato nella riunione fra la Provincia, i tecnici dell’ente e i rappresentanti dell’associazione commercianti di Campli alla presenza del sindaco Pietro Quaresimale, è in una fase che ne impedisce la riapertura immediata (vedi foto allegate) anche perché è in corso lo spostamento dei sottoservizi e perché si tratta di una procedura di intervento in “somma urgenza” che va rendicontato alla Protezione civile per la copertura finanziaria.

 

“Sono sconcertato per questa polemica del Sindaco – dichiara Renzo Di Sabatino – ovviamente ho a cuore le richieste dei commercianti di Campli ma, ribadisco, entro Natale, ameno di forzate interruzioni dei lavori a causa di maltempo la cittadina avrà un ponte sistemato e sicuro.

 

A primavera sarà pronto un secondo ponte completamente nuovo. I lavori stanno procedendo celermente e c’è tutta la nostra attenzione e il nostro impegno in un momento nel quale, vale la pena di sottolinearlo, non mancano le difficoltà e le emergenze tipiche di una gestione post sisma”.

 

La replica di Quaresimale. Non comprendo quanto detto dal Presidente circa una mancanza di rispetto nei rapporti istituzionali. Da parte mia mi sono limitato a replicare ad un comunicato della Provincia in cui venivano fatte affermazioni inesatte, cioè che l’ordinanza di chiusura del ponte era stata emanata dal sottoscritto e non dalla Provincia, e che Campli aveva una strada alternativa. L’ordinanza l’ha scritta un dirigente della Provincia. E se adesso – magari per motivi che vanno al di la della quotidiana amministrazione, ma che attengono di più alla categoria delle scaramucce politiche – il Presidente vuole scaricare sull’ amministrazione camplese le conseguenze per i cittadini, allora dico che questa sì che è una mancanza di rispetto. Ma non per me, ma per tutti i camplesi.

 

Tra l’altro proprio il Presidente ha mancato di rispetto ai cittadini, ai commercianti e a tutti coloro che vivono ogni giorno nel nostro territorio perché ha disatteso quando detto e promesso in Provincia, cioè di impegnarsi a riaprire il ponte, previo avviso telefonico al Sindaco. Al contrario ha comunicato la sua decisione senza contattare l’amministrazione ma a mezzo stampa e, cosa ben più grave, respingendo di fatto le richieste dei cittadini e dei commercianti. E ora prova a buttarla in polemica.

 

Ma più che montare l’ennesima polemica sui giornali sarebbe più opportuno, che il Presidente venisse un giorno a Campli, senza limitarsi ad ascoltare i pareri dei propri dipendenti, ma facendo un sopralluogo di persona per vedere la situazione disastrata delle strade provinciali che attraversano il nostro Comune, con i pericoli che ogni giorni i camplesi devono affrontare. Parlo della strada di Coccioli (proprio quella che il Presidente definisce strada alternativa! Si vede che il territorio camplese lo conosce poco…), della sp 17 tra Floriano e Sant’Onofrio ormai in condizioni che dire vergognose è poco, la Sp 262 nei pressi di S. Anna, la strada di ingresso a Campli, quella di Campliglio e potrei continuare ancora a lungo. E non dica il Presidente, che mancano fondi, perché sono state sistemate in questi mesi altre strade provinciali, molto meno disastrate di quelle che insistono sul territorio di Campli, nonostante i miei continui solleciti, sia di persona sia per iscritto”.

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