Ospedale Sant’Omero, chiusura reparti, Cgil: motivazioni inconsistenti

ospedale_sant_omero_mediumSant’Omero. Il sindacato batte nuovamente un colpo, accoglie positivamente qualche reazione che la politica ha avuto (il riferimento è alla presa di posizione del consigliere Di Matteo), e ribadisce tutte le sue perplessità sulla scelta della Asl di chiudere, per tre mesi, altrettanti reparti all’ospedale di Sant’Omero, strategia criticata sia nel merito che sul metodo.

“ Le motivazioni addotte per giustificare la chiusura dei reparti, secondo il nostro punto di vista, sono inconsistenti”, argomenta in una nota Amedeo Marcattili, segretario provinciale di Cgil Fp. “ Se a monte ci fosse stato un coinvolgimento della parti sociali e dei sindaci del comprensorio, si sarebbe trovata una soluzione che non mortificasse i dipendenti, mentre i cittadini avrebbero trovato risposte alle proprie esigenze. Il metodo, adottato dalla nuova dirigenza della Asl, che non concerta le situazioni che si creano nelle varie strutture sanitarie, che non cerca il dialogo con le organizzazioni sindacali, ricorda la vecchia amministrazione, che la Cgil ha sempre contrastato”. Secondo il sindacato, infatti, reiterare certe metodologie, anziché rilanciare l’ospedale di Sant’Omero, al pari degli altri ospedali della provincia, avrebbe conseguenze negative sul piano della mobilità passiva. “Facciamo appello a tutti gli attori interessati”, chiude Marcattili, “ affinché, le decisioni che riguardano i diritti dei cittadini e dei lavoratori, siano messi al primo posto in una logica di servizio alla collettività e non a quella di una spartizione politica”.

 

 

 

 

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