Roseto, la sconfitta del Pd. Tommaso Ginoble: “Ognuno si assuma le responsabilità, a cominciare da me”

pavoneRoseto. “Ognuno si dovrà assumere le proprie responsabilità, a partire da me”. E’ laconico il commento di Tommaso Ginoble alla vittoria del candidato di centrodestra Enio Pavone. “Difficile dire se ci sono stati errori – continua Ginoble – dal di fuori sembra di no. Paghiamo stanchezza di 37 anni di amministrazione e di un blocco sociale in difficoltà, ma dispiace che Roseto sia l’unica città in Abruzzo in cui ha vinto il centrodestra”.

Facce molto lunghe nel comitato elettorale di Teresa Ginoble. La certezza della vittoria di Enio Pavone è arrivata dopo le 16, quando a dopo poco più di un’ora dall’inizio dello spoglio il distacco della candidata di centrosinistra viaggiava ormai sui seicento voti, anche se fin dai primi minuti ci si è resi conto che la Ginoble era un po’ ovunque in continuo svantaggio. Di rito le parole dell’ex vicesindaco, seduta in disparte e visibilmente emozionata. “Auguro a Enio Pavone un buon lavoro e confido che riesca a guidare la città come si deve”, ha dichiarato.

“Una sconfitta che va al di là di quanto si poteva prevedere”, ha commentato in serata il segretario locale del Pd Celestino Salvatore. “Non me l’aspettavo – ha continuato – Paghiamo lo scontento di una crisi che ha colpito gli amministratori in maniera generalizzata. Ora dovremo leggere i dati e capire bene le ragioni di questa sconfitta”.ginoble_teresa

Alla chiusura dello spoglio, saranno quasi 1100 i voti di distacco da Enio Pavone (1067 per l’esattezza), una cifra che ha lasciato stupiti anche nel centrodestra. E se la stessa Ginoble afferma che “forse si sarebbe dovuto credere prima nella coalizione”, anche gli altri partiti di sinistra affermano che all’allargamento ci si sarebbe dovuti arrivare mesi fa. “Non ha funzionato il passato – ha dichiarato il coordinatore rosetano dell’Idv Domenico Cappucci – chi ha fatto la campagna elettorale ha capito che le difficoltà non si sono incontrate tanto nella figura del candidato, quanto piuttosto sulle esperienze della passata amministrazione. Il centrosinistra – ha continuato – riparte se si tiene fermo quanto costruito negli ultimi giorni. Ora l’importante è non farsi prendere dallo scoramento, ma questa coalizione va fatta crescere”. “Era difficile ricostruire in quindici giorni ciò che non si è voluto costruire in anni”, ha detto invece Marco Borgatti, portavoce della Federazione della Sinistra che al secondo turno aveva scelto per l’apparentamento con il centrosinistra. “Si è voluto aspettare l’esito del primo turno, e noi con responsabilità abbiamo stretto l’alleanza – ha aggiunto – ora con responsabilità bisogna lavorare per un nuovo centrosinistra a Roseto”.

 Di tenore completamente diverso, come ovvio, le reazione nel centrodestra. “Cambieremo in meglio la città”, ha detto Pavone nella sala consiliare di Roseto, dedicando la vittoria alla moglie e al padre scomparsi. “Governeremo come un buon padre di famiglia”, ha aggiunto ringraziando anche i vertici provinciali e regionali del centrodestra. “Non ci saranno amici o nemici, ma solo cittadini con diritti e pari dignità – ha aggiunto il neo sindaco – non guarderemo in cagnesco chi non ci ha votato, e con noi andranno d’accordo tutte pavone_vittoria_1le persone per bene della nostra città. Il palazzo comunale dovrà essere aperto e trasparente”. Raggiunto da Cityrumors, Pavone non si è voluto sbilanciare sulla prossima giunta. “Nei prossimi due giorni tirerò il fiato, poi inizieremo a pensarci”, ha detto.

Di “grande soddisfazione” ha invece parlato il coordinatore provinciale del Pdl Paolo Tancredi, che ha accompagnato Pavone nel pomeriggio di festeggiamenti. Pdl che, ammette il senatore, a Roseto è dietro ai liberalsocialisti, partito da oggi sempre più determinante per gli equilibri politici della provincia teramana. “Con umiltà dobbiamo capire che non siamo la forza maggioritaria – ha detto Tancredi – dobbiamo capire gli errori di chi ci ha preceduto, e non potremo trascurare le tante liste civiche che a Roseto si sono presentate alle elezioni”. Tancredi ha anche definito “strategico e decisivo” l’apparentamento con Alfonso Montese, mentre ha ringraziato Valter Aloisi per essersi mantenuto “neutrale in questo ballottaggio”. “Nessun dissapore con Paolo Gatti”, ha poi precisato Tancredi alla domanda su possibili dissidi dovuti alla lista di Aloisi. “Certo dispiace non vederlo qui a festeggiare”, ha aggiunto.

La composizione del nuovo consiglio comunale di Roseto

Sindaco: Enio Pavone

Maggioranza: Nicola Di Marco (Lib), Camillo Di Pasquale (Lib), Alberto Caporaletti (Lib), Gianfranco Marini (Lib), Fabrizio Fornaciari (Pdl), Mirko Vannucci (Pdl), Antonio Norante (Pdl), Romano Iannetti (Insieme per Roseto), Alessandro Recchiuti (Udc), Vincenzo Tarquini (Obiettivo Comune).

Minoranza: Teresa Ginoble (Pd), Simone Tacchetti (Pd), Enzo Frattari (Pd), Flaviano De Vincentiis (Pd), Massimo Bianchini (Teresa Sindaco), Andrea Delli Compagni (Roseto nel Cuore).

Alessandro Consalvi

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