Alluvione nel Teramano, Chiodi diserta il Consiglio regionale ma incalza Tremonti

gianni_chiodiSolo ieri gli esponenti di opposizione in Consiglio regionale puntavano il dito contro il presidente Gianni Chiodi, reo di aver mancato l’appuntamento con la seduta straordinaria convocata appositamente per discutere la questione relativa all’alluvione che ha colpito la provincia di Teramo lo scorso 2 marzo.

Era mancato il numero legale, presenti solo una minima parte della maggioranza. Ma oggi, sullo stesso argomento, lo stesso Governatore fa sapere che sta incalzando il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, affinché provveda in tempi strettissimi a completare l’iter procedurale.

Nella lettera, recapitata allo stesso Ministro ed alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Capo del Dipartimento di Protezione civile, Gianni Chiodi ha chiesto a Tremonti di accelerare il percorso burocratico che compete al suo dicastero, propedeutico all’emanazione di un’ordinanza di Protezione civile da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri, “indispensabile al fine di porre rimedio alle gravissime criticità”.

Il presidente ha insistito, in particolare, sulla “gravissima situazione di emergenza che ha costretto le Amministrazioni del Teramano ad affrontare interventi in somma urgenza per importi notevolissimi, con conseguenze disastrose sui bilanci dei Comuni interessati, nonché della Provincia di Teramo e di molti altri Enti pubblici”.

Chiodi ha, inoltre, posto l’attenzione sulla “mancanza di un coordinamento da parte del nominando Commissario straordinario che sta aggravando la situazione di già pesante difficoltà che stanno vivendo le comunità, anche in termini di sicurezza pubblica e ambientale e di sistema delle acque, con gravi ripercussioni sull’economia del turismo, con la stagione balneare alle porte“.

La Regione Abruzzo, ha confermato ancora il Governatore, si è resa disponibile a partecipare finanziariamente all’intervento ma ha sollecitato con fermezza risposte tempestive.

“Sono sicuro che dal Governo nazionale avremo presto un riscontro positivo” ha concluso Chiodi. “Costanti sono i contatti di questo Esecutivo regionale con gli interlocutori romani. Le questioni più spinose non sempre si risolvono a parole, nel chiuso di un’aula“.

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