Bellante, opposizione sale sull’Aventino e diserta il consiglio comunale

Bellante. Il gruppo di opposizione Bellante Bene Comune diserta il consiglio comunale. E’ una forma di protesta quella messa in atto dal gruppo guidato in assise civica da Ennio Chiavetta, che non prenderà parte ai lavori consiliari previsti per domani, venerdì 21 ottobre.

 

Polemica la nota con la quale viene ufficializzata la decisione.

 

“Dopo 4 mesi di paralisi totale, con una insignificante produzione deliberativa“, si legge, ” senza nessun momento di dibattito e partecipazione democratica, se non quelli autocelebrativi, all’improvviso, senza nessun coinvolgimento dei capigruppo (mai riuniti in 5 mesi), senza alcun preavvertimento, viene notificata una convocazione di Consiglio Comunale la sera di martedì 18 ottobre per venerdì 21 ottobre.

 

L’educazione e il garbo istituzionale, avrebbe imposto un contatto preliminare con i capigruppo, procedura sulla quale aveva convenuto e assunto impegno, anche il capogruppo della maggioranza.

 

 

È da evidenziare che dopo 4 mesi di totale immobilismo viene convocato il Consiglio Comunale in concomitanza con lo spettacolo teatrale “Perché No” di Marco Travaglio, per il quale molti di noi da tempo hanno acquistato i biglietti”.

 

 

“Se c’era bisogno di una prova che confermasse la differenza tra destra e sinistra questa già arrivata”, prosegue Chiavetta. “Il rispetto per le regole democratiche e per i ruoli istituzionali danno il segno della considerazione che si ha per cittadini. Il rispetto certo non è quello di dare corso ad una campagna denigratoria sulla raccolta porta a porta dei rifiuti (che funzionava benissimo, raggiungendolo già dall’inizio, e per tutto il tempo, livelli del 75? di differenziazione), fatta di banalità e di bugie per cercare di mettere in cattiva luce l’operato della precedente amministrazione.

Lo dicevamo in campana elettorale e lo ripetiamo ancora: i cittadini di Bellante potevano scegliere di ripartire, sono stati affabulati da una propaganda ingannevole ed hanno scelto quello che dopo 5 mesi è già sotto gli occhi di tutti: l’incapacità.

È prassi diffusa fare il bilancio dei primi 100 giorni, ne sono trascorsi quasi 150 e a Bellante nessuno neppure ne parla perché la cifra da mettere a bilancio sarebbe “zero”.

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