Processo breve: ingiustizia per la famiglia di Marco Santosuosso, studente morto a L’Aquila il 6 aprile 2009

marco_santosuossoGiulianova. “Aspettavano giustizia per i loro familiari. Che hanno perso la vita a L’Aquila dove il terremoto ha buttato giù edifici costruiti in barba alle norme sulla sicurezza. Aspettavano  giustizia e oggi puntano il dito contro le norme sul processo breve. Che rischiano di far saltare, oltre a quelli per Silvio Berlusconi, anche i processi che riguardano i loro cari”.

Lo ha scritto in una nota l’Unione Comunale del Pd di Giulianova, esprimendo solidarietà alla famiglia di Marco Santuosso, giovane studente di ingegneria morto il 6 aprile 2009 sotto le macerie a L’Aquila, che oggi, insieme ad altri familiari delle vittime del terremoto hanno protestato a Roma con un presidio all’esterno della Camera dei Deputati e dopo le 18, con un sit in al Pantheon. I parenti e gli amici delle vittime del sisma aquilano hanno raccontato “ai cittadini le loro storie, che grazie al salvacondotto giudiziario per il premier, rischiano di trasformarsi in storie di ordinaria ingiustizia”.
È duro il commento del Pd locale: “Se passa il processo breve, la famiglia Santosuosso, insieme a tutte le altre, non avrà giustizia. Il Partito Democratico si è battuto in Parlamento con tutte le armi a disposizione delle opposizioni  per evitare che questa legge fosse approvata. Il Partito Democratico di Giulianova esprime tutta la vicinanza, la solidarietà, l’affetto a questa famiglia ancora una volta colpita duramente negli affetti più cari e invita la collettività giuliese tutta a far sentire la propria solidarietà alla famiglia Santosuosso”.
Il Pd ha anche proposto che il consiglio comunale di Giulianova, convocato per il 15 di aprile, inizi i suoi lavori con “un minuto di raccoglimento in ricordo di questo cittadino che non avrà giustizia”.
Nei mesi scorsi alcuni cittadini avevano avanzato la proposta di intitolare la nuova piazza dell’ex Golf bar a Marco Santosuosso.

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