Roseto, strappo nel Pd: il documento dei dissidenti

roseto_comuneRoseto. Nuova tempesta nel Pd rosetano a poche settimane dalle elezioni. Dopo le dimissioni del 10 marzo scorso da parte dell’assessore Sabatino Di Girolamo in aperta polemica con la politica del Partito Democratico di Roseto, oggi sono nove membri del direttivo cittadino del partito a criticare duramente i vertici democratici.

Primo firmatario del documento dato alla stampa è proprio Di Girolamo, mentre c’è già chi parla di una lista autonoma dei nove che alle prossime amministrative potrebbe confluire nel Polo di sinistra.

“Una illusoria convinzione di autosufficienza politica”, si legge nel documento a proposito del Pd cittadino. A sottoscrivere la nota sono alcuni tra gli appartenenti al partito da tempo in rotta di collisione con la segreteria rosetana. Il documento è firmato da Di Girolamo insieme a Franca Aloisi, Giuseppe Di Sante, Gloriano Lanciotti, Antonio Maiorani, Fabiana Pechini, Armando Piccinini, Lucia Converti e Loreto Di Donato. I nove parlano di “forte dissenso e e disappunto” per uno scenario locale che ha portato il Pd a “scegliere la strada di un grave isolamento”. Pur in linguaggio politico, il documento è molto duro. Quelli che ormai potrebbero essere definiti dissidenti affermano che “autorevoli dirigenti locali, nonostante gli sforzi sovracomunali del Pd di lavorare per la ricomposizione di un tavolo di coalizione hanno imposto un percorso privo di momenti di discussione, di confronto e di partecipazione”. I nove parlano di “ratifica” piuttosto che di discussione nella scelta del candidato sindaco Teresa Ginoble. Un’occasione, quella della nomina della candidata, “pianificata in modo da rendere difficile, inopportuna, se non impossibile, la discussione”.

I firmatari del documento sottolineano “l’isolamento totale” del Pd a due settimane dalla presentazione delle liste. Isolamento che si sarebbe acuito per il modo in cui è stato portato in consiglio comunale il nuovo Prg. Una scelta, questa, che “sembra confermare i dubbi circa la manifesta e perseguita volontà di rinuncia alla realizzazione dell’alleanza con le forze tradizionale del centrosinistra, con un molto probabile risultato di deleterio isolamento politico”.

La replica del segretario del Pd. “Mancano due settimane alla chiusura delle liste e stiamo lavorando alacremente per allargare la coalizione. Mi corre poi l’obbligo di ricordare che tutte le scelte politiche del Partito sono state ripetutamente e largamente discusse nel direttivo ed approvate a grande maggioranza e che sono state condivise dal Segretario Regionale Paolucci e dal Segretario Provinciale Verrocchio. Ricordo anche che le scelte più importanti, come la designazione del candidato sindaco sono state approvate all’unanimità nel direttivo e poi nell’assemblea degli iscritti.  Noto che tra i nomi dei cosiddetti  dissidenti ci sono, probabilmente per un errore, Lucia Converti e Fabiana Pechini, che hanno invece  firmato la richiesta di candidatura di Teresa Ginoble”. Il duro commento del segretario del Pd rosetano Salvatore Cestino. Frecciatina anche verso l’ex assessore Di Girolamo e Di Donato che non avrebbero ancora rinnovato la tessera del Pd. Dopo il bastone la carota: “A tutti loro, cui rinnovo la mia stima e amicizia, chiedo pubblicamente, come ho già fatto in privato, di rendersi disponibili a candidarsi nelle liste del PD o nelle liste di appoggio al candidato sindaco, dove potranno mettere a disposizione il loro gradito impegno ed il sicuro consenso di cui sono portatori”.

 

Alessandro Consalvi

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