Elezioni Roseto: il Pd perde i pezzi?

roseto_comuneRoseto. Una parte del Pd rosetano sarebbe pronta a staccarsi qualora non si modificasse la linea Ginoble. A fuoriuscire sarebbero due esponenti di peso del partito cittadino, Achille Frezza e Girolamo Di Sabatino, il primo assessore all’Ambiente e il secondo alla Cultura, rispettivamente il terzo e il secondo più votati in quella che nel 2006 era la lista della Margherita. Prima fu Teresa Ginoble, oggi candidata in pectore del partito a prendere il posto di Franco Di Bonaventura ma che sta incontrando sempre più resistenze alla sua nomina.

I due attuali assessori, da tempo critici nei confronti della linea del partito cittadino, potrebbero dar vita a Roseto all’Api di Francesco Rutelli se il Pd cittadino portasse avanti sino in fondo la linea ginobliana. La nuova formazione politica avrebbe già fatto partire da un pò di tempo il tesseramento, ed entrerebbe a far parte di un’area di centro che a Roseto ha più di qualche mal di pancia verso la linea ufficiale dei Democratici.
Dopo il direttivo di oggi, nel quale la segreteria discuterà del documento che ha dato vita al cosiddetto Terzo Polo e dove verranno definitivamente accantonate le primarie di coalizione, la settimana entrante si preannuncia movimentata. Un accordo tra Pd e le altre forze della sinistra appare oggi più che mai lontano, anche se i vertici provinciali continuano nel tentativo di arrivare ad una mediazione. Oggi il Pd dichiarerà “strategica” l’adozione del nuovo Prg. Tradotto: non si ritira, nonostante nei giorni scorsi qualche solitario ambasciatore abbia tentato di far entrare lo slittamento del Piano in un pacchetto dove i partiti della sinistra avrebbero dovuto partecipare alle primarie. Tentativo andato a vuoto. L’adozione del Prg è sempre più blindata (i bene informati sostengono a causa di qualche crepa nel bilancio cittadino che verrebbe sanata dalle nuove Ici) e il Pd rosetano si aspetta in proposito qualche parola di sostegno che tarda ad arrivare da parte degli organi regionali e provinciali, sintomo di qualche nervosismo nei vertici nei confronti della linea dura rosetana. Il provinciale sta tentando l’ultima carta per sanare la frattura con la sinistra: cambiare il candidato sindaco. Invece della Ginoble, Di Girolamo (che però avrebbe già risposto no) oppure Giulio Sottanelli, che tuttavia accetterebbe solo nel caso di una chiara investitura dei vertici regionali e provinciali.

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