Teramo, il Pd torna a chiedere le dimissioni. D’Alberto : “Superato il punto di non ritorno”

“Una fotografia plastica della fine di questa maggioranza”. Il capogruppo del Pd, Gianguido D’Alberto, ha definito così l’attuale situazione della maggioranza teramana, dopo le due commissioni di questa mattina nelle quali è emersa in maniera evidente le difficoltà in cui versa il sindaco e quella parte di coalizione che dovrebbe sostenere il suo mandato.

Una commissione urbanistica in cui erano assenti due componenti fondamentali del centrodestra come Ndc e Teramo Soprattutto, “per scelta politica”, come ha sostenuto lo stesso D’Alberto che non ha potuto far altro che constatare la “crisi irreversibile” di una maggioranza “spaccata a metà” e che, dunque, di fatto, non esiste più. E una commissione che non ha potuto svolgersi, quella di garanzia e controllo, nonostante affrontasse l’annosa problematica di via Longo.

“Siamo davvero stanchi di questa situazione di non governo e di non amministrazione”, ha detto il capogruppo del Pd “e chiediamo di nuovo con forza l’interruzione di questa agonia, perché nessun commissariamento potrà essere peggiore di quello a cui stiamo assistendo ora. In ciò che è rimasto della maggioranza vediamo solo litigi continui. Ma alla fine non ci saranno né vincitori né vinti in quanto tutti ne usciranno sconfitti”.

E alle parole di Maurizio Brucchi, che in tutta fretta ha convocato questa mattina una conferenza stampa per rispondere al Pd, tacciando l’opposizione di strumentalizzazione, D’Alberto rimanda al mittente l’accusa, sottolineando, invece, come il sindaco, che pure non ha negato come la maggioranza stia vivendo una fase di tensione, abbia tirato troppo la corda.

“Il primo cittadino può contare sul fatto che siamo in agosto e che l’attività amministrativa è pressoché ferma” ha concluso D’Alberto, “e questo forse gli consentirà di stemperare un po’ la fibrillazione che sta vivendo. Ma il punto di non ritorno di questa amministrazione è stato superato. Ci aspettiamo un gesto di responsabilità e la fine di questa consiliatura”.

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