Topitti sanziona parlamentari e senatori teramani

topittiTeramo. “Sanzioni contro i parlamentari e senatori della Provincia di Teramo per mancata ottemperanza al loro mandato”. È una proposta, singolare e al quanto provocatoria, di Antonio Topitti, presidente provinciale di Confesercenti e rappresentante dell’associazione PerDavvero Democratici. “Verificato con apposite ispezioni su tutto il territorio provinciale, a circa tre anni dalla loro nomina, che il mandato di rappresentanza loro concesso dal corpo elettorale dalla provincia di Teramo, non è stato ottemperato, in quanto dopo attenta ed oculata ricerca, non risulta agli atti nessuna iniziativa di rilievo, al fine di dare soluzione ai cronici problemi che affliggono tutti i cittadini da loro rappresentati. Problemi di natura economica, sociale, infrastrutturale e soprattutto in materia di partecipazione democratica , non risultando sotto questo ultimo aspetto, nessun atto pubblico da loro posto in essere, tendente alla modifica della legge elettorale in vigore, che nella sostanza delega le segreterie dei partiti alla nomina sia dei 630 deputati che dei 315 senatori  che costituisce il Parlamento italiano”.
I sanzionati sarebbero: i deputati Carla Castellani, Tommaso Ginoble, Augusto Di Stanislao e il senatore Paolo Tancredi. La sanzione? La restituzione di quanto loro percepito in qualità di parlamentare dal momento del loro insediamento al 31 dicembre 2010.
Secondo Topitti gli onorevoli Tommaso Ginoble e Augusto Di Stanislao, facendo loro parte dello schieramento di centrosinistra, dovrebbero essere sanzionati per non aver intrapreso nessuna azione parlamentare e tantomeno territoriale, contro l’ordinanza  prefettizia sulla istituzione della Zona Rossa  del centro storico di Teramo, e per questo il presidente di Confesercenti li diffida a percepire qualsiasi emolumento pubblico fino alla durata del loro mandato.
“Il comitato che si è costituito contro la Zona Rossa, a cui hanno aderito tutti i partiti del centrosinistra, nonché movimenti sindacali ed associazioni culturali del territorio provinciale, si sono dovuti rivolgere al senatore Giovanni Legnini, parlamentare delegato dal PD a rappresentare il territorio della provincia di Chieti, per produrre istanze di contrasto a tale provvedimento sia a livello giuridico istituzionale, nonché a livello politico nazionale”.  Ha precisato Topitti suggerendo che l’ammontare delle somme restituite e di quelle non percepite debbono essere tassativamente ed equamente ripartite tra i circa 50.000 disoccupati della provincia di Teramo.

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