Teramo, Di Stefano: “La politica torni ad occuparsi dei cittadini”

Soddisfazione per la decisione presa dalla Commissione Consiliare di portare in discussione il Regolamento per la disciplina dei Comitati di quartiere e frazione. E’ quanto è stata espressa dall’ex assessore comunale Rudy Di Stefano che ha voluto anche ringraziare il capogruppo di Futuro In, Giovanni Battista Quintiliani, e il consigliere Guido Campana, per essersi fatti portavoce dei vari rappresentanti delle frazioni.

“Com’è noto”, scrive Di Stefano, “ho particolarmente a cuore il Regolamento in questione, e non solo perché gli ho dedicato molto del mio tempo con incontri, dibattiti, convegni, riunioni e continui scambi di email, ma perché tutto ciò è stato fatto insieme a tutti quei cittadiniche in qualsiasi modo hanno voluto portare il loro contributo di idee. Per una volta si può davveroaffermare che un Regolamento non è stato calato dall’alto ma è stato scritto dal basso, partecipato, condivisoe poi portato all’attenzione dell’Amministrazione. Questo è il Regolamento di tutti perchéognuno ha la possibilità di poter dire la propria, dare il suo fattivo contributo di idee e adoperarsi per il proprio territorio”.

Punti cardine di questo documento sono infatti, l’elezione di comitati a suffragio universale, l’istituzione della Consulta dei Comitati, la convocazione dei Consigli e delle Commissioni da inviare anche ai Presidenti dei Comitati e la consultazione della Consulta per i grandi temi d’interesse generale. E, come sottolinea Di Stefano, “se tutto questo potesse andare in porto credo che sarebbe il primo vero esempio concreto di democrazia partecipata”, tornando a ribadire la sua stima per coloro che vi hanno lavorato e che continueranno a farlo per portare a termine il lavoro.

“E’ sempre un piacere vedere che”, continua l’ex assessore, “quanto si è prodotto viene apprezzato, discusso, approfondito, portato a conclusione al di là delle beghe politiche e mi fa ben sperare anche per i tanti atti che sarebbero pronti per essere concretizzati”.

Come ad esempio al Regolamento di Polizia rurale, il fondo etico di Solidarietà, che avrebbe potuto dare delle risposte sulle barriere architettoniche, lo spazzamento ciclico nelle frazioni, molto apprezzato ma ora soppresso, il progetto dei “guardiani del Parco, che poteva contare su uno stanziamento di 50 mila euro in accordo con la Team. Ma anche il prolungamento del lungofiume sia verso Cartecchio che verso Torricella, con i percorsi che andrebbero solo sistemati, il recupero dell’area archeologica della Cona, i fondi recuperati dalla rinegoziazione dei canoni delle antenne da investire in asfalti e decoro delle frazioni.

“Insomma”, conclude Di Stefano, “penso a tante altre iniziative messe in campo delle quali mi auguro la politica torni presto ad occuparsi visto l’impasse che perdura ormai da troppo tempo e non sembra proprio vedersi la luce in fondo al tunnel”.

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