Teramo, Valter Catarra replica al bilancio del Pd: “basta demagogia”

Valter_CatarraTeramo. “In momenti così difficili trovo davvero specioso che il PD si arrocchi nel più classico gioco delle parti; un esempio perfetto di quel teatrino della politica che lascia sempre più interdetti i cittadini”. Il presidente della Provincia Valter Catarra replica così al bilancio tracciato ieri dal Pd provinciale. Un 2010 che l’opposizione aveva definito decisamente negativo.

“Per parlare di sé” commenta Catarra “il Pd deve convocare una conferenza stampa per criticare me: più che di circoli, di iniziative e di organizzazioni di partito, forse è arrivato il tempo che il centrosinistra ci spieghi cosa propone, concretamente, per risolvere i problemi che enumera trascurando però un piccolo particolare: dai rifiuti ai precari, all’organizzazione dell’ente, passando per la crisi del sistema produttivo, stiamo parlando di questioni letteralmente esplose mentre il PD governava dappertutto”.

Un rimpallo di responsabilità, nel quale il presidente della Provincia punta il dito contro la passata amministrazione, rea, a suo dire, di aver sottratto alla Provincia ogni competenza sui rifiuti “costituendo frettolosamente un organismo, l’AdaTe, che dipende dai Comuni e che non è mai decollato. Non è un’opinione ma un fatto: l’AdaTe è stato l’ultimo atto dell’amministrazione D’Agostino, la Provincia è stata svuotata delle sue funzioni e, cosa ancor più drammatica, si è creato un vuoto istituzionale che il territorio sta pagando a caro prezzo. La Provincia non può raggiungere alcuna intesa con i Comuni, al momento sono i Comuni che devono raggiungere un’intesa fra loro e le cronache di questi giorni evidenziamo che le soluzioni ci sono, così come abbiamo più volte sottolineato, e che chi non le adotta se ne dovrà assumere in toto la responsabilità. Tutto questo è talmente chiaro che in Consiglio abbiamo votato una mozione per chiedere che le competenze tornino al più presto alle Province: ora, criticarci per questo è surreale”.

E poi ancora, “ha creato una schiera di precari illudendo decine di persone su un progetto di stabilizzazione che sapevano irrealizzabile perché non c’erano i margini di legge. Criticarci per Teramo-lavoro, che ha garantito il mantenimento dei livelli occupazionali, significa offendere quanti, quotidianamente vi prestano la loro opera a servizio dei cittadini. Ha annunciato, quattro anni fa, che il quarto lotto della Teramo-Mare era cosa fatta perché inserito in accordo quadro con l’allora Governo. Definire truffaldina l’intesa del presidente Chiodi con l’attuale Governo è davvero un fatto grave”.

Catarra aggiunge, inoltre, che “mai, nella conferenza stampa di fine anno, ho usato toni trionfalistici: al contrario ho contestualizzato il nostro operato in un quadro di emergenze che per molti cittadini ha risvolti certamente pesanti. Siccome credo che l’onestà intellettuale, personale e politica, valga più della demagogia e che ad alcuni di questi problemi, purtroppo non a tutti, si possa trovare una soluzione se si esce dalla logica delle parti, e l’emergenza rifiuti è un esempio concreto di quanto affermo, al PD teramano, nonostante tutto, rivolgo un invito”.

L’invito è quello a confrontarsi su “piattaforme programmatiche concretamente calate sui nodi locali come abbiamo fatto per crisi economica e rifiuti: abbiamo messo in campo le nostre idee e abbiamo accolto quelle della minoranza che ci hanno convinto. Credo che soprattutto i cittadini ci sarebbero grati perché ho il sospetto che anche loro siano abbastanza stufi di una politica che pare tagliata più per fare notizia che per produrre risultati”.

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