Giulianova, commercianti contro nuove tariffe occupazione suolo pubblico: ‘aumenti del 20%’

Giulianova. La FIPE, Federazione Italiana Pubblici Esercizi della provincia di Teramo aderente a Confcommercio, lancia una nuova polemica nei confronti dell’amministrazione Giuliese, colpevole di chiamare “a raccolta le nostre aziende solo quando è il momento di contribuire a far quadrare i conti di bilancio”.

A fare infuriare l’organizzazione dei commercianti è il nuovo regolamento sull’occupazione del suolo pubblico: “E’ inaccettabile che un regolamento comunale come quello della Cosap con le nuove tariffe di occupazione del suolo pubblico non sia stato preventivamente e tempestivamente analizzato con le associazioni di categoria soprattutto se porta aumenti a pioggia del 20%. E’ impensabile aumentare le tariffe in un momento così delicato per il settore dei pubblici esercizi che hanno visto una recessione lunga 8 anni e che ancora non vedono la forza e lo slancio per ripartire.  Le tariffe approvate dalla giunta ricadono a pioggia sul territorio senza una seria classificazione delle strade e senza calcolare il valore economico della disponibilità dell’area e del sacrificio imposto alla collettività per la sottrazione del suolo pubblico”.

Per la FIPE “le strade del Comune andrebbero classificate, come si fa in tutta Italia, in base alla loro importanza, ricavata dagli elementi di centralità, intensità abitativa, flusso turistico, presenze commerciali, densità di traffico pedonale e veicolare.  Nel nuovo regolamento non sono previste nemmeno agevolazioni per casi particolari come succede in altre località dove, per esempio, i pubblici esercizi che fungono anche da info-point per guidare il turista sul territorio vengono esonerati dal pagamento dell’occupazione del suolo pubblico”.

La FIPE Teramana si trova a recepire “l’ennesimo regolamento fatto con troppa superficialità e non può essere condiviso positivamente da questa Federazione. Se la volontà politica dell’Amministrazione Comunale di Giulianova è di andare avanti comunque, come Fipe affronteremo la questione in maniera determinata e faremo sentire le nostre ragioni in tutte le sedi”.

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