Vibrata-Tronto, riconoscimento area di crisi. Impegno di Governo e Regione

alfredo_castiglioneTeramo. Per la zona industriale Vibrata-Tronto si è deciso di dare il via alla procedura per il riconoscimento formale di “area di crisi”.  Il procedimento sarà avviato dalla Regione Abruzzo con un’apposita deliberazione su proposta del vicepresidente Alfredo Castiglione che questo pomeriggio, insieme al presidente Valter Catarra e all’assessore alle Attività produttive, Ezio Vannucci, ha incontrato a Roma Andrea Bianchi, Direttore generale delle politiche industriali del Ministero dello Sviluppo.

Subito dopo il vicepresidente Castiglione si è seduto al tavolo di concertazione nazionale fra gli Assessorati regionali allo Sviluppo e il Ministro Paolo Romani, tuttora in corso. Al Ministro è stato consegnato il verbale, sottoscritto anche dalle parti sociali, con il quale Regione e Provincia, hanno individuato una serie di misure anti-crisi per l’area Vibrata – Tronto e per la sopravvivenza dell’Atr di Colonnella. Anche sulla base delle indicazioni emerse nel corso dell’incontro con i tecnici del Ministro, il vicepresidente Castiglione si è impegnato a chiedere al Governo che l’area della Vibrata sia da considerare “sito nazionale di interesse per l’istituzione di una filiera del carbonio”. Castiglione, infine, ha ribadito la volontà della Regione Abruzzo, di utilizzare l’eventuale rimodulazione dei Fas a favore del finanziamento di un accordo quadro Vibrata – Tronto.I tecnici del Governo, invece, escludono la possibilità di ottenere una ulteriore proroga di tre mesi per il regime di Amministrazione straordinaria che scade il 14 marzo. A questo proposito il Ministero si è impegnato ad aprire una “procedura negoziata” per favorire l’acquisto dell’Atr e trovare commesse pubbliche. “Un passaggio significativo, quello di oggi, reso possibile grazie alla volontà della Regione Abruzzo e al lavoro di concertazione svolto in queste ultime settimane – ha dichiarato il Presidente a margine della riunione – il riconoscimento dell’area di crisi e l’individuazione in Val Vibrata di una filiera del carbonio consentirebbero l’accesso ad una serie di programmi e di sostegni finanziari che, ovviamente, renderebbe più appetibile la nostra area ad eventuali investitori fornendo un aiuto alle aziende già presenti. Molto concretamente attendiamo di vedere formalizzati tutti gli atti conseguenti alla riunione di oggi ma certamente stiamo rispettando il cronoprogramma con il quale ci eravamo impegnati a sottoporre all’attenzione del Governo la situazione della provincia teramana”.

 

 

 

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