Giulianova, Mastromauro contro la Giovane Italia: “Sono giovani ma hanno la memoria corta”

mastromauroGiulianova. “Sono giovani, ma l’età anagrafica non giustifica la loro memoria corta, né una miopia grave che andrebbe curata”. Il sindaco Francesco Mastromauro interviene con decisione dopo il documento diffuso dalla Giovane Italia sul piano di dimensionamento scolastico.

“Dimenticano i ragazzi della Giovane Italia che il 20 gennaio, quindi non un decennio fa, nella baldanzosa conferenza stampa organizzata dal locale PdL si parlò di un importante risultato”conseguito. Quale era? Era, nell’ambito del riordino, l’ipotesi di accorpamento dell’ITIS Cerulli con l’Alberghiero. E nell’occasione si arrivò addirittura a sostenere, cito testualmente, che quell’accorpamento non avrebbe comportano nulla di negativo! Situazione invece smentita dall’assessore provinciale Di Michele che, come noi avevamo avuto occasione di rimarcare, ha ritenuto di evitare l’accorpamento perché avrebbe creato un mostro di 1.300 alunni. Ma La Giovane Italia, mischiando le carte in tavola, dimentica anche che il Consiglio comunale straordinario sugli accorpamenti, momento ritenuto da tutti, compreso il centro-destra, fondamentale per la questione, fu richiesto per primo, come attesta la relativa domanda protocollata, dal capogruppo della Lista civica Mastromauro Jurghens Cartone, che peraltro si attivò tantissimo e con grande zelo per individuare possibili strategie finalizzate ad evitare l’accorpamento e salvaguardare così il Cerulli”. Per il movimento giovanile del Pdl il merito del mancato accorpamento e dei nuovi indirizzi sarebbe soltanto della Giunta Catarra e dei consiglieri provinciali Montebello e Posabella, accusando la sinistra di non aver fatto rulla per Giulianova. “Insomma – conclude il sindaco – prima si brinda all’accorpamento e poi La Giovane Italia si attribuisce il merito se ciò non è accaduto. Invece di criticare i Giovani Democratici, la Giovane Italia cerchi piuttosto di esercitare la memoria, così evitando figure barbine e meriti che non ci sono”.

 

 

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