Nereto, illegittimità bilancio consuntivo: opposizione scrive al Prefetto

Nereto. Irregolarità nell’iter procedurale di approvazione del bilancio consuntivo e di quello previsionale.

 

 

La segnalazione al prefetto è stata inviata dal gruppo consiliare ” La Fonte-Uniti per Nereto” (Daniele Laurenzi, Giuseppe Fagotti e Cristiana Frezza), per segnalare alcune presunte irregolarità.

 

 

” Il richiamo al rispetto della normativa”, scrive in una nota Laurenzi, ” e la contestuale censura delle violazioni di leggi, statuto e regolamento sono state, in maniera preventiva, evidenziate dall’amministrazione comunale, attraverso la riunione della commissione bilancio e la nostra assenza nel consiglio comunale del 13 maggio.

 

Motivo per il quale l’assise civica in questione è andata deserta in prima convocazione. Poi il giorno successivo, con la presenza della sola maggioranza, è stato deliberato il rinvio del punto. La delibera, però, tarda ad essere pubblicata allo stato attuale, visto che diverse vedute interpretative già riscontrate”.

 

Sin qui il contenuto della nota inviata in prefettura. Ma la lettera contiene anche altri elementi. ” Riteniamo che la giunta”, prosegue, ” non abbia adempiuto agli obblighi previsti dalla normativa, ragione per la quale era un atto dovuto informare la prefettura. Dal mancato rispetto dei termini di deposito degli atti del bilancio. Sul previsionale, del quale non si hanno notizie, ci sarà tempo e modo di aprire, purtroppo, un altro capitolo.

 

Da consiglieri comunali riteniamo che la situazione, scevra dal pregiudizi politici, sia l’ultima di una lunga serie di illegittimità amministrative in questi due anni. Allo stato attuale”, prosegue Laurenzi, ” ci risulta difficile entrare nel merito dei contenuti degli strumenti finanziari, se preventivamente non si riesce neanche a rispettare e procedure. Rimane anche l’interrogativo si quali, e quanto gravi, siano gli altri problemi che attanagliano l’amministrazione civica, preso anche delle dimissioni dalla giunta del vicesindaco Piero Di Felice, che ha definito lo strumento “confuso”. Definizione senza voler entrare nel gossip politico, ci limiteremo a verificare se il termine confuso è un eufemismo, oppure qualcosa di più grave”.

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