Teramo, le critiche di Pomante alla maggioranza: “Siete solo facce da spot”

Critiche pesanti contro il voto massiccio di una maggioranza ricompattata, nonostante le numerose sfilacciature, arrivano dal consigliere di opposizione arancione, Gianluca Pomante. Per Pomante, infatti, la votazione dei “dissidenti”, durante l’ultimo consiglio comunale, è stata “degna di un teatro d’avanguardia: entra uno, esce l’altro, si alzano in due, si siedono in tre, poi torna indietro qualcuno, richiamato al cellulare, perché è il diciassettesimo”. E parafrasando una regola matematica ha aggiunto “cambiando l’ordine dei consiglieri il risultato non cambia”.

Una valutazione negativa, dunque, in una città “abituata a chiedere favori e privilegi e a disinteressarsi, ormai da decenni, della buona amministrazione”. E pone dei quesiti sulla gestione della cosa pubblica, con particolare riferimento alla Team, che negli anni ha lasciato a desiderare, chiedendo dove fossero gli amministratori quando “si gettavano le basi del disastro attuale”. Inoltre non appaiono prive di ombre le assunzioni fatte negli anni all’interno della società partecipata così come la gestione non sempre trasparente. Inoltre non si comprende la motivazione per cui è stata applicata l’Iva sulla Tia, la cui restituzione ai cittadini appare complicata. Pomante, inoltre, si chiede come mai la discarica non sia mai stata chiusa e perché non siano stati progettato impianti di trattamento rifiuti e come mai le superfici tassabili siano aumentate tra il 2009 e il 2010 senza spiegazione.

Infine non si capisce perché, nonostante la situazione attuale, siano stati approvati i piani finanziari e le tariffe “con toni trionfalistici”, nessuno abbia avviato procedure straordinarie di risanamento quando il ricorso all’anticipazione di cassa dava già segni di squilibrio e gli assessori al bilancio delle ultime consiliature non hanno fornito risposte a riguardo.

“Inutile sottolineare”, conclude Pomante, “che i giochi di potere sono già chiari: i fenomeni della politica, tra civismo e cinismo, faranno cadere la Giunta Brucchi appena i tempi saranno maturi e si ripresenteranno alle urne con nuove promesse e perfino con nuovi schieramenti, magari dal lato opposto della barricata, esperti nell’italica tendenza a salire sul carro del vincitore e ad infinocchiare l’elettore. Come definirli se non facce da spot? (Elettorale, s’intende)”.

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