Tessere negate del Pd anche a Campli: lettera a Renzi

Campli. Il caso delle tessere negate del Pd non è un fattore circoscritto solo ad Alba Adriatica e Civitella del Tronto. Casi, questi, che negli ultimi giorni hanno acceso il dibattito sulla stampa.

 

 
Ora viene a galla anche la “questione Campli”, dove peraltro la lista che nel 2014 ha premiato il sindaco, Pitro Quaresimale, è stata sostenuta anche da iscritti e simpatizzanti Dem. Gli stessi ora (che si firmano Area Renzi al Comune di Campli, legati all’esponente storico Roberto Ricci), tornano a far sentire la propria voce.
E lo fanno attraverso una lettera inviata nelle ultime ore a Matteo Renzi e ai massimi vertici del Pd regionale (Marco Rapino) e provinciale (Gabriele Minosse).

 

 

La lettera

 

Intendiamo sottoporre alla vostra attenzione la grave situazione del PD nel Comune di Campli, a due anni
circa dal risultato amministrativo.Nel 2014 a Campli si sono confrontate due liste civiche, alle quali hanno partecipato in entrambe iscritti e simpatizzanti del PD.
Il risultato ha largamente premiato la lista di rinnovamento guidata dall’Avv. Pietro Quaresimale alla quale hanno partecipato iscritti e simpatizzanti del nostro partito e soprattutto essa è stata sostenuta da moltissimi elettori del PD camplese.

In questi mesi abbiamo atteso volutamente un segnale di apertura ma dopo l’assenza completa di un nuovo segretario, momenti reali di partecipazione,di nessuna iniziativa politica sul nostro territorio chiediamo una definitiva chiarezza.

Vogliamo la tessera del PD! Perché si nega la tessera a chi la chiede ? Basta con “i signori delle tessere” !
E’ grave che non ci sia stata nessuna riflessione politica a seguito dei risultati del 2014 e nessuna manifestazione di apertura e disponibilità verso quanti hanno dato ed intendono dare un contributo fattivo alla crescita del PD e alla sua affermazione a Campli.

Mentre il Presidente Renzi, che abbiamo sostenuto con forza, è impegnato nel rinnovamento del Paese, a Campli la minoranza nazionale, ha condotto il PD al suo più squallido isolamento e totale chiusura. Il Pd è nato soprattutto per includere e non escludere, dentro regole e pratiche condivise. Che significa trasparenza, partecipazione, iniziativa. Ora invece sia le regole statutarie sia le pratiche delle stesse primarie sono state soltanto occasione di una “conta” interna escludendo poi qualsiasi dissenso, alla faccia della democrazia e del rinnovamento. Non è questo il PD che vogliamo. A Campli ci sono le possibilità di una bella presenza e non di una “nicchia di potere” funzionale soltanto ad alcuni e nel loro esclusivo interesse”.

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