Teramo, terreni a rischio idrogeologico. M5S striglia l’amministrazione

bosco 33Una proposta di delibera “irricevibile in quanto servirà unicamente a salvare la faccia ad alcuni politici per promesse fatte in campagna elettorale, comportando ulteriore consumo del suolo in una zona ad elevato rischio idrogeologico”.

Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Teramo, Fabio Berardini, stigmatizza il comportamento dell’amministrazione che ha portato nel prossimo Consiglio comunale, la proposta che, su istanza di un provato e senza alcun vantaggio per il Comune, chiede alla Provincia di eliminare il vincolo di inedificabilità per ragioni di tutela ambientale su un terreno di Piano della Lenta.

Secondo il consigliere pentastellato, ciò che il Comune vorrebbe far passare per un mero “errore cartografico” in realtà è la volontà di “riparare ad un errore fatto nel 2008 quando approvò il nuovo Prg, concedendo la possibilità di edificazione in diversi terreni”, senza però chiedere alla Provincia di togliere il vincolo.bosco1

“Il terreno di cui parliamo”, spiega Berardini, “è situato in una zona ad elevato rischio idrogeologico, come testimonia il Piano per l’assetto idrogeologico della Regione Abruzzo (PAI), e la possibilità di costruire doveva essere preclusa dallo stesso Comune di Teramo che ha modificato il Prg guarda caso sotto campagna elettorale, prevedendo tale possibilità in terreni assolutamente inadatti”.

Oggi, dunque, si vorrebbe mettere riparo a questa lacuna, visto che il proprietario negli anni ha pagato le tasse su un terreno considerato edificabile e per il quale, se volesse, potrebbe ora far causa al Comune.
“Anziché risolvere i numerosi problemi dei cittadini teramani”, conclude Berardini, “l’amministrazione continua a portare delibere in Consiglio comunale per interesse di singoli privati”.

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