Teramo, Brucchi e Giunta ai minimi storici. Dodo: “Non è colpa mia”

Un incontro di maggioranza che, nonostante il tentativo di riportarlo all’interno delle normali riunioni settimanali che si tengono con i componenti della squadra, ha avuto il sapore di un vero e proprio “richiamo all’ordine”. Il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi ha impartito il diktat: affrontare tutte le argomentazioni sulle quali ci sono perplessità o critiche “dentro casa”, senza dover coinvolgere stampa e mass media.

Tutto risolto, dunque? Niente affatto. La sensazione è che il primo cittadino si ritrovi sempre più nella condizione di “uomo solo”, al comando di una nave in cui continuamente si creano nuove falle che a fatica ogni volta si tenta di riparare. E nonostante ci sia il tentativo di coprire o addirittura di fare al posto di chi avrebbe la delega (perché anche su questo i dubbi restano, come ad esempio nel caso della vicenda Tercas), gli errori sono talmente evidenti da non lasciare più molto scampo alle giustificazioni.

“Secondo il particolare sillogismo brucchiano, ovvero il ragionamento del sindaco”, ha commentato questa mattina il consigliere del gruppo civico Teramo Soprattutto, Dodo Di Sabatino, reo, secondo alcuni, di essere una delle cause principali di questo stato di cose, “se si evita la spettacolarizzazione dei conflitti interni e si mette riparo all’insipienza e alla dabbenaggine dei dirigenti, la Giunta avrebbe risolto tutti i suoi problemi e sarebbe la migliore possibile”.

“Non è certo colpa mia se ci troviamo in questa situazione” aggiunge il consigliere. Ed è emblematico che questa dichiarazione sia la stessa fatta dall’assessore al bilancio Eva Guardiani, che si è detta comunque serena dopo i chiarimenti avuti con sindaco, Giunta e consiglieri, a seguito dell’uragano della delibera Tercas che si è abbattuta sull’amministrazione.

Forse, come qualcuno ha fatto notare nell’incontro di ieri, all’operato di Brucchi e amministratori, manca una base politica che possa supportare tutte le situazioni difficili che ultimamente sono diventate pane quotidiano.

Ma se i gruppi di maggioranza non sono disposti a sostenere le scelte del primo cittadino, se il giudizio nei confronti della Giunta è al minimo storico, se c’è comunque chi guarda già al futuro per dare vita ad una nuova proposta post-Brucchi, lo stesso Brucchi ha spunti importanti sui quali dover riflettere.

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