Finché c’è birra c’è speranza, Porrea: “multati per il caos che regna in Comune”

sandro_porreaTortoreto. Incassato il verbale di 3mila euro, e solo in parte sbollita la rabbia per la vicenda (multa dal Comune per mancanza delle autorizzazioni temporanee per la somministrazione di alimenti e bevande), Sandro Porrea, presidente dell’Asd Rugby Club Tortoreto (associazione che organizza l’evento Finchè c’è birra c’è speranza”), passa al contrattacco.

Il presidente Porrea, che tra le altre cose è consigliere comunale di minoranza, ha scritto una lettera aperta (che pubblichiamo integralmente) al sindaco Gino Monti, al direttore generale e agli assessori Domenico Piccioni (personale) e Alessandra Richi (turismo e manifestazioni), nella quale vengono riassunte tutte le peripezie che hanno caratterizzato l’organizzazione della manifestazione e dell’epilogo della vicenda, con un verbale notificato agli stessi organizzatori una settimana fa. Nella lettera viene descritta, con dovizia di particolari, l’incomunicabilità tra alcuni uffici comunali e tra lo stesso esecutivo, visto che dal racconto pare che nessuno dei funzionari era a conoscenza del regolamento sulle sagre. In poche parole, un caos burocratico.

La lettera

L’Asd Rugby Club Tortoreto rende noto che, a seguito della terza edizione della manifestazione denominata “Finchè c’è Birra c’è Speranza”, in data 13 luglio 2010 ad un mese esatto dall’evento, riceveva una contravvenzione dal comando

dei Vigili Urbani di Tortoreto di Euro 3009.

La contravvenzione indicava che l’Asd Rugby Club Tortoreto svolgeva, in data 11, 12, 13 giugno 2010, una manifestazione sul vecchio campo sportivo “Piana a Mare”, senza autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande.

L’Asd Rugby Club Tortoreto ritiene di dover informare tutti circa le problematiche che ha incontrato in fase organizzativa nelle settimane prima del suddetto evento, con il personale degli uffici comunali. L’associazione in data 30 aprile presentava la richiesta per la manifestazione da svolgere l’11, 12 e 13 giugno.

In seguito alle informazioni ricevute dall’assessore alle manifestazioni, la manifestazione rientrava fra le 5 sagre scelte dall’ amministrazione comunale

per l’estate in corso. Di seguito venivano presentate le documentazioni utili agli uffici predisposti per il rilascio delle autorizzazioni comunali. L’ufficio commercio non riteneva corretto ricevere le documentazioni perché non aveva ricevuto nessuna autorizzazione dall’ufficio manifestazioni e, quindi, dall’amministrazione. L’ufficio manifestazioni però reclamava la procedura contraria, cioè che l’ufficio commercio avrebbe dovuto comunicare

ai loro uffici le documentazioni utili per l’avvio delle pratiche, e che fosse necessaria la delibera di giunta. In prossimità ormai della manifestazione, ci si preoccupava della mancanza di delibera e del mancato recepimento delle documentazioni tra i vari uffici.

In fase di approvazione del programma estivo, la manifestazione Finché c’è Birra c’è Speranza veniva denominata evento sportivo e non più, come in precedenza, sagra. Arrivati alla settimana antecedente alla manifestazione, si creava la problematica della mancata autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande, senza nessun preavviso nei confronti degli organizzatori.

Veniva richiesta (e tempestivamente presentata) una integrazione dal consigliere Di Giovanni contenente l’elenco di cibi e bevande disponibili durante la manifestazione. Ulteriori controlli da parte del consigliere Di Giovanni evidenziavano che nessuna associazione aveva presentato entro il 30 aprile le richieste per le relative sagre come da regolamento comunale, stilato dalla stessa amministrazione, e che in fase di stesura del programma due sagre non avevano la distanza richiesta dal regolamento varato in consiglio: 10 giorni di distanza tra un evento ed un altro. Una di queste due sagre era la manifestazione sportiva in oggetto. Saltava così il regolamento comunale per l’anno 2010, per permettere alle manifestazioni storiche tortoretane lo svolgimento delle proprie attività in assenza delle necessarie domande che sarebbero dovute pervenire entro il 30 di

aprile. La manifestazione Finchè c’è Birra c’è Speranza viene deliberata in data 11 giugno 2010, il giorno dell’inizio della manifestazione.

La domanda alla Asl, nel frattempo, era stata recapita con adeguati dettagli dalla Asl di Teramo, e poi a quella di Nereto per conoscenza.

L’ufficio commercio, invece, era ancora in attesa della delibera.

Stessa situazione per la lotteria abbinata alla festa: domanda recapita 40 giorni prima al Prefetto di Pescara, ma non all’ufficio commercio, che aspettava la delibera e, a mezzo dei signori che vi lavorano, rifiutavano di percepire le necessarie domande, sempre in attesa della delibera della giunta comunale.

Alla luce dei fatti descritti, rileviamo enormi difficoltà, da parte degli uffici preposti a queste mansioni, ad informarsi circa quanto deliberato dall’amministrazione comunale, in particolare il regolamento che avrebbe dovuto disciplinare le sagre estive era sconosciuto per gran parte del personale comunale addetto alle manifestazioni e al commercio. Non solo non era conosciuto nella sua sostanza: non si conosceva neanche la sua esistenza, cosa questa agli occhi di

un’associazione bene informata ed in regola con le nuove norme, assolutamente grave. Riteniamo di dover illustrare le problematiche vissute ed incontrate in fase organizzativa, al fine di informare dirigenti, amministratori e cittadini circa lo stato di salute di parte degli organismi comunali, la mancanza di comunicazione tra gli stessi, le gravi lacune informative del personale preposto che, anziché applicare le norme correttamente individuate dall’amministrazione comunale, si sono spesi unicamente per ostacolare di fatto ciò che era un diritto dell’associazione ASD Rugby Club Tortoreto: lo svolgimento della manifestazione nella sua terza edizione, rispettando ogni norma di

legge e regolamenti comunali. Riteniamo che non sia una prassi da consolidare quella di lasciare le Associazioni, che investono tempo e risorse per il

territorio, al proprio destino, nel caos burocratico. Organizzare un evento che raccoglie oltre 10.000 presenze ogni anno, il più seguito di Tortoreto, è inammissibile con la necessaria delibera firmata il giorno stesso di inizio; autorizzazioni, contratti, forniture, allacci elettrici, impianti e quant’altro costituiscono una mole di lavoro enorme che abbiamo dovuto

affrontare a nostro rischio e pericolo mentre, la nostra pratica, giaceva in un cassetto ormai dimenticato. Il tutto perché nessuno è stato in grado di esaminare la pratica ed inoltrare dei feedback, richiedere eventuali altre informazioni etc.

Oltre al danno in termini di organizzazione, riceviamo in questi giorni anche un verbale assolutamente ingiustificato alla luce di quanto accaduto negli Uffici Comunali preposti esattamente a svolgere le mansioni richieste e deficitarii in ciò.

Con la presente l’Associazione ASD Rugby Club Tortoreto comunica alla SV che procederà nelle sedi opportune alla risoluzione delle problematiche legate al verbale in oggetto, al fine di tutelare il proprio operato e quello di tutti gli amici

e volontari che, ogni anno, con sacrificio e dedizione, aiutano l’associazione a svolgere il torneo di Rugby e la relativa festa, i cui proventi finanziano la stagione agonistica della squadra, militante in serie C, che si regge, ogni anno e da

sempre, unicamente sulle proprie forze.

 

 

 

 

 

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