Alba Adriatica, lungofiume Vibrata: il coordinamento ciclabili auspica il prolungamento della pista

Pista_ciclo_pedonale_Lungo_Vibrata_1Alba Adriatica. La sistemazione delle sponde del Vibrata, con relativa riattivazione della pista ciclopedonale, è il segno di una rinnovata sensibilità delle amministrazioni comunali sui temi della tutela dell’ambiente e della mobilità ciclistica. 

 

Su tale tracciato, dove un tempo correva l’antica Via Metella, sarebbe auspicabile che presto si realizzi quella che potrebbe chiamarsi la Ciclabile della Vibrata, rete di percorsi ciclopedonali che abbracci tutta la vallata, congiungendo i diversi punti di attrazione del territorio. In questi giorni Alba Adriatica ha completato la sistemazione dei primi 1.400 metri del percorso, dal ponte di legno alla ex statale, interessando l’argine della sponda sud del Torrente. È stato rifatto il fondo in asfalto, la staccionata di legno e l’illuminazione che garantisce una maggiore sicurezza e la fruibilità anche nelle ore serali e notturne. Il Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano (www.abruzzoinbici.it) nell’esprimere il proprio apprezzamento per la realizzazione dei lavori, chiede di proseguire la via ciclabile almeno fino ai Centri commerciali presenti nella vallata spingendosi, magari, fino al Bivio di Corropoli per congiungersi alla ciclabile già esistente. Alla rete ciclopedonale, valida alternativa all’uso stradale delle auto, andrebbe collegata anche la stazione ferroviaria di Alba Adriatica, che di fatto è la stazione della popolosa e industriale Val Vibrata, per favorire l’utilizzo del servizio bici+treno, già attivato dalle Ferrovie dello Stato. Per proseguire il percorso verso l’entroterra,  visto che il passaggio sotto il bassissimo ponte ferroviario è di difficile realizzazione, il CiclAT propone di prolungare il sottopasso ferroviario fino a farlo sbucare a ovest, dove esiste una stradina senza uscita. Lì si potrebbe  anche creare un comodo parcheggio, adiacente alla SS 16  e vicinissimo alla A14, che potrebbe anche ospitare un terminal ARPA. Si creerebbe con minima spesa un nodo di interscambio modale con vantaggi immediati sia per la mobilità ciclistica che per quella motorizzata. E’ da sottolineare il grande impegno di Tortoreto e di Pineto per la realizzazione dei sottopassi (carrabili e ciclopedonali) e l’esigenza, avvertita da altri comuni del territorio, di mettere a norma gli attraversamenti ferroviari per il superamento delle barriere architettoniche. L’eventuale Ciclabile del Vibrata potrebbe già appoggiarsi al sistema di ciclo-ippovie, che il Comune di Sant’Omero sta ha già predisposto, collegandosi a questo, magari in via provvisoria, sfruttando l’esistente via Forte Vecchio, via che richiederebbe solo una sistemata al fondo, l’apposizione di dossi e di segnaletica che indichi la percorrenza della via anche da parte dei ciclisti. La proposta è stata già avanzata dal CiclAT, in primavera, su Radio Odeon nella rubrica Abruzzinbici, raccogliendo numerosi consensi. Il momento è propizio vista la crescente voglia di bici in alternativa alle costose automobili e al caotico traffico delle nostre città.

 

Impostazioni privacy