Teramo, Brucchi alla Camera contro diritti omosessuali

Il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi ha partecipato nel primo pomeriggio di oggi presso la Camera dei Deputati, alla conferenza stampa del “Comitato dei Sindaci a difesa della famiglia”. L’incontro, cui ha partecipato oltre a Brucchi, anche il Sindaco di Chieti, Umberto di Primio, era finalizzato ad esprimere supporto al Family Day, in programma a Roma il prossimo 30 Gennaio.

Tra gli obiettivi del Comitato, la richiesta di annullamento del Decreto Cirinnà che, assieme al riconoscimento delle unioni matrimoniali per le coppie omosessuali, allarga a queste ultime nuovi diritti, quali quello dell’adozione. La maggioranza dei presenti, ha manifestato condivisione con il principio della tutela dei diritti civili, ma non con quelli del matrimonio tra due persone dello stesso sesso, dell’adozione di figli tra coppie gay e del cosiddetto “utero in affitto”.

Il sindaco Brucchi è intervenuto, precisando di essere contrario all’adozione, “che così come prospettata – ha detto – trasforma un desiderio in un diritto; i desideri appartengono alla sfera individuale ma quando per essi si chiede il riconoscimento, tanto da essere proposti come legge, invadono la sfera collettiva, entrando in conflittualità con altri diritti. Così quello di avere un figlio, nega il diritto del bambino ad avere un padre ed una madre. Lo Stato non può riconoscere ciò”.

Il sindaco di Teramo, ha proseguito con una considerazione più generale: Siamo entrati in un´ottica in cui sembra che se non legittimiamo il matrimonio omosessuale non siamo una civiltà eccelsa, pari a quella di Paesi che invece lo hanno fatto; si nasconde però, che in Europa, sono almeno 12 le Nazioni che non riconoscono i matrimoni omosessuali. Ma questo è secondario rispetto ad un altro aspetto – ha proseguito Brucchi – si afferma un’idea secondo la quale stia nascendo un mondo nuovo, e noi che difendiamo certi valori, siamo ormai superati. Io credo, invece, che sia necessario cambiare prospettiva e vedere noi come i primi di questo eventuale nuovo mondo, anche perché proprio laddove certi presunti diritti sono affermati, cresce una crisi di identità”.

Ma su un’altra questione, il sindaco Brucchi è stato categorico, quando ha affermato che il disegno di legge Cirinnà è “Una distrazione grave e irresponsabile rispetto ai veri problemi dell’Italia. Il Governo dovrebbe fare della difesa della famiglia e della sua promozione, non argomenti di facciata ma argomenti di sostegno reali, sviluppando politiche familiari più mirate e sostenendo i Comuni”.

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