Assistenza domiciliare nell’ambito Tordino: in 26 senza stipendio da mesi

Senza stipendio oramai da settembre. La CGIL-FPL denuncia la difficile situazione dei 26 dipendenti della Cooperativa L’Agorà D’Italia che svolgono servizi domiciliari ad anziani e diversamente abili nei comuni di Giulianova, Bellante e Mosciano.

 

Le lavoratrici non hanno percepito gli stipendi di ottobre, novembre e dicembre e sono costrette ad anticipare i costi del carburante, oneri che non vengono riconosciuti dalla Cooperativa, a fronte di ritardi del pagamento del salario che si protrae da diverso tempo.

E’ pur vero che la Cooperativa lamenta forti ritardi nei pagamenti da parte dell’Ambito Sociale Tordino, fino ad arrivare a 10 mensilità scadute, non sta a noi occuparci di questo, visto che i rapporti che intercorrono tra la Cooperativa e l’Ente d’Ambito nulla hanno a che fare con gli stipendi degli operato-ri che, nonostante le forti difficoltà vanno responsabilmente ogni giorno a fare il loro dovere, pren-dendosi cura dei piu’ deboli.

 

 

“E’ la solita storia”, sottolinea Amedeo Marcattilii, segretario provinciale della Cgil-Fp “la Cooperativa non paga perché L’Ambito Sociale non paga, L’Ambito Sociale non paga perché i Comuni non pagano, i Comuni non pagano perché la Regione e il Governo Centrale non pagano, di tutta questa trafila le uniche che ci rimettono sono le lavoratrici, stiamo parlando di stipendi che non superano 500/600 euro al mese.

Il 30 novembre scrivemmo una lettera alla Cooperativa ed ai sindaci dell’Ambito Sociale Tordino, dove denunciavamo questo stato di cose: silenzio assoluto.

I primi giorni di dicembre 2015 avemmo un incontro con un rappresentante della Cooperativa con cui evidenziammo le criticità della situazione, ci fu detto che avremmo avuto delle risposte nel giro di 7/10 giorni, siamo arrivati al 22 gennaio 2016, ma stiamo ancora aspettando.

Diciamo basta non è piu’ possibile continuare con questo stato di cose, se la situazione non si normalizza entro fine mese indiremo lo stato di agitazione dei dipendenti, chiederemo al Prefet-to di aprire un tavolo di confronto con tutte le parti in causa, intraprendendo ogni azione che riterremo opportune per la difesa dei diritti delle lavoratrici fino al blocco totale del servizio”.

Impostazioni privacy