Silvi, SEL contro la Variante al PRG

Silvi. “E’ da un anno e mezzo che, con alternanza quasi scientifica, la Variante al PRG di Marini e Vallescura compare e ricompare nella discussione politica locale, non solo nei bar.

Lo ha dichiarato il circolo locale di SEL ribadendo che “Silvi non possa più attendere e debba passare ad una fase nuova. Apprezziamo la volontà di una parte della maggioranza di portarla in Consiglio per bocciarla e dare avvio rapidamente alla riprogrammazione del nostro territorio per avere, nel giro di qualche mese, un nuovo strumento urbanistico da vestire a pennello sulla nuova realtà silvarola. Lo ripetiamo per l’ennesima volta con una delle tante definizioni prese da qualche parte nel web: il Piano Regolatore di una città stabilisce il futuro della città e dei suoi abitanti, quanti spazi assegnare al verde pubblico, alle aree edificabili, alle aree commerciali, artigianali e industriali, alle aree coltivabili, ai servizi per la popolazione”.

Secondo la sinistra silvarola “le poche regole di buon senso che vogliamo mettere sul tavolo della discussione prendono spunto da quelle poche regole che ormai da anni in molte zone, non solo del nostro Paese, vengono prese come riferimento per la pianificazione urbanistica dei territori e delle città. La prima regola, fondamentale, riguarda il metodo. Non si può immaginare oggi alcuno strumento di programmazione, ancor di più quando si parla di politiche urbane, che non veda la partecipazione diretta di coloro che in un territorio ci vivono o ci lavorano. Le tecniche ed i modi della partecipazione sono diversi ma tutti hanno l’unico obiettivo di ascoltare esigenze e suggerimenti di cittadini, imprese, associazioni in modo da elaborare e condividere le migliori soluzioni possibili per il bene comune e per l’intera comunità.L’altro aspetto è quello di costruire la città non per l’interesse di singoli, più o meno ‘importanti’, ma per l’interesse comune, partendo dall’identificazione della propria vocazione, anch’essa espressione delle volontà dei cittadini. E’ ormai diffusa l’idea che uno degli aspetti caratteristici e caratterizzanti di Silvi e del nostro territorio è la vocazione turistica anche e soprattutto per il ruolo con cui contribuisce alla creazione di valore e ricchezza per la nostra comunità. E’ ciò di cui ci ricordiamo ogni tanto, anzi quasi tutti i giorni, ed è per questo che questa vocazione, interconnessa da un lato con la realtà metropolitana di Pescara e dall’altro con il Parco del Cerrano e la Riserva dei Calanchi, dovrà segnare la traccia fondamentale della riorganizzazione del territorio, con tutte le opportunità e tutti i problemi che queste prossimità generano. E’ anche con gli strumenti di pianificazione urbanistica che una comunità sostiene la propria vocazione di città inclusiva e solidale. Alla vocazione turistica segue il tema del consumo di suolo. Già in Consiglio Regionale è pronta per essere approvata una proposta di legge che mira a limitare, appunto, l’ulteriore consumo di suolo. Ed in realtà, per un motivo o per un altro, questo contenimento lo vogliono un po’ tutti: industriali, costruttori, artigiani, ambientalisti, forze politiche di diversa natura, organizzazioni ed associazioni. Vogliamo evidenziare, anche da quanto emerso nell’interessante e partecipata iniziativa Green Factor organizzata da SEL Nazionale a Pescara nell’ottobre scorso, come oggi il dibattito si sia spostato, con maggior rilievo, proprio sulla salvaguardia ambientale degli spazi urbani non utilizzati, per garantire città sempre più vivibili e adeguate agli standard urbanistici richiesti dalla società contemporanea”.

SEL cita “una parola che qualche tempo fa il nostro Sindaco Francesco Comignani ebbe modo di adoperare in una nostra iniziativa, riportandola dal Covenant of Mayors di Bruxelles: resilienza. E’ una parola che facciamo nostra e che, applicata in questo contesto, significa la capacità di una comunità di resistere e reagire ai continui attacchi del proprio territorio e della propria terra. Ecco. Crediamo proprio che questa sia la più grande occasione per Silvi di cambiare veramente verso e non ce la possiamo far scappare”.

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