Atri, rifacimento strade provinciali. Le domande di La Destra

roberto_marchioneAtri. “Finalmente l’amministrazione provinciale si è decisa a mettere mano al problema delle strade. Ci riteniamo soddisfatti, ma solo moderatamente e in parte”.

Sono le parole di Roberto Marchione, segretario comunale della sezione di Atri di La Destra, che interviene in merito ai lavori di manutenzione stradale delle strade provinciali del territorio atriano. Soddisfazione da parte di Marchione per i 2 milioni e 600mila euro assegnati, infatti, al tratto Atri-Silvi. Timori, invece, per quanto riguarda i 190mila euro destinati alle zone franate nel tratto Atri-Fontanelle della SP 553. “Quella tratta” spiega, infatti, il segretario,”avrebbe bisogno praticamente un restyling per le sue insite problematiche orografiche, mentre questi hanno tutta l’aria di essere interventi tampone su una strada che rischia continuamente di implodere in una miriade di zone. Insomma, si tratta di ciò che hanno contestato alle precedenti amministrazioni. Quindi evitino di parlare quando non se lo possono permettere, altrimenti diventa una presa in giro nei confronti dei cittadini. Inoltre quando avranno inizio esattamente i lavori?”.

Roberto Marchione si pone queste domande relativamente al fatto che si tratterebbe di interventi di urgenza, il cui progetto, però, sembra andare avanti da diversi mesi. La sezione atriana di La Destra chiede, pertanto, che la tratta in questione venga chiusa in maniera precauzionale per evitare di continuare a rischiare l’incolumità dei cittadini, fino a quando la normale viabilità non verrà ripristinata.

“Per quanto riguarda, invece, la SP 28 Atri-Pineto” continua il segretario “con stupore ho constatato che non esiste nessuno stanziamento, nonostante il grave stato nei pressi dello svincolo autostradale e le non decenti condizioni generali. Anche qui si deve intervenire urgentemente da diversi mesi, è scellerato aspettare che si verifichi di chi sono eventuali colpe. Intanto si facciano i lavori, poi si vedrà. Avranno pure chiesto di ripristinare lo stato delle cose, ma i lavori sono fermi da dicembre con gravi disagi e problemi”.

Marchione si chiede la Provincia di Teramo si sia resa conto che, nella tratta incriminata, si sono susseguiti ben due incidenti mortali nell’arco di un mese e se, pertanto, l’ente abbia provveduto ad effettuare i dovuti controlli in modo da capire se quegli stessi incidenti siano da imputare anche alle condizioni della strada.

 

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