Parco marino Torre Cerrano, perché questo consiglio di amministrazione?

Perimetro_e_Zonazione_AMP_TorredelCerranoPineto. All’indomani della designazione del Consiglio di Amministrazione dell’Area Marina Protetta del Cerrano una domanda sorge spontanea all’ingenuo cittadino che legge i nomi dei consiglieri: quali criteri hanno guidato la scelta?

  I nomi sono: Emiliano Di Matteo per la Regione, Orazio Di Febo per la Provincia, Carlo Ciferni e Sergio Mazzone (centrodestra) ed Enzo Costantini (centrosinistra) per il comune di Silvi, mentre per Pineto siederanno nel Cda Marco Verticelli e Giorgio Parisse per il centrosinistra e Benigno D’Orazio per la minoranza di centrodestra. Il nono componente nominato dalle associazioni ambientaliste è Fabio Vallarola, già facente parte del comitato di gestione del parco nazionale Gran Sasso-Laga.  E, sfogliando i curricula dei neo nominati, ci si accorge che solo quest’ultimo, l’architetto Fabio Vallarola, vanta esperienza e professionalità in materia di aree protette mentre gli altri, al di là delle appartenenze politiche, con la gestione di parchi poco c’entrano. Anzi, qualcuno di loro è stato tra gli avversatori dell’istituzione dell’area protetta mentre qualcun altro, con decisione bipartisan, ha promosso il marchio “vongola del Cerrano doc”, in contrasto con le diverse associazioni ambientaliste che, invece, volevano una tutela integrale dell’area.    Se ci si diverte a leggere le competenze dei consiglieri si passa dal maestro di tennis all’immobiliarista, toccando ex proprietari di alberghi e assicuratori, tutti, però, con una solida militanza politica alle spalle, sia di centrodestra che di centrosinistra. Qualcuno di loro, tra l’altro, non risiede neppure nei Comuni dove è ubicata la riserva, con buona pace della territorialità delle designazioni.  L’oculata scelta dei Comuni di Silvi e Pineto, della Provincia e della Regione, quindi, fa ben capire quanto questi Enti hanno a cuore la sopravvivenza dell’area e fa sorgere il sospetto che le nomine siano servite solo a collocare qualche ex in attesa di tempi migliori. Certamente la nostra è una malignità:i membri del Consiglio, e il futuro Presidente, saranno stati folgorati da furore ambientalista negli ultimi mesi e quindi sono, sicuramente, gli amministratori migliori che le rispettive forze politiche potessero esprimere; ma anche all’interno di centrodestra e centrosinistra qualcuno mugugna, sostenendo che si sia perpetrato il solito balletto di poltrone, o meglio, poltroncine, visto che il “prestigioso” incarico, per ora, non prevede retribuzione.

 

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