Teramo, il Pd chiede le dimissioni di Di Giovangiacomo per la questione varchi

“Incapacità amministrativa, leggerezza o cattiva fede?”. A chiederselo è il segretario dell’Unione comunale del Pd, Maurizio Angelotti che, all’indomani dell’ammissione dell’errore da parte della ditta incaricata per la questione dei varchi alla ztl di Teramo, critica l’atteggiamento dell’amministrazione comunale che scarica ogni responsabilità sull’azienda.

Una questione, a detta del Pd, che ha raggiunto “livelli drammaticamente puerili” e che ha visto al centro del contendere la scritta “attivo” e “non attivo” sulle postazioni di ingresso al centro della città, con la conseguente confusione per gli automobilisti che si sono visti recapitare un numero esorbitante di multe.

Per Angelotti, “sono proprio sindaco e assessore che hanno palesemente violato le prescrizioni del ministero, che avrebbero imposto almeno trenta giorni di pre-esercizio per il nuovo sistema, con l’assistenza della polizia municipale e senza produrre sanzioni, proprio per testarne l’efficienza e correggere eventuali errori o problemi tecnici. Se avessero rispettato questo obbligo tutto questo non sarebbe successo”.

E c’è una forte critica anche sull’annuncio fatto ieri dal primo cittadino di voler rimborsare quanti hanno già pagato le le sanzioni avute ingiustamente, sottolineando come si debbano comunque impugnare tutte le multe notificate per non correre il rischio che passino in giudicato.

“Consiglieremmo, al sindaco e all’assessore delegato”, continua Angelotti, “una passeggiata all’ombra dei pini della Noè Lucidi per rinfrescarsi le idee ma, essendo stati protagonisti anche di questo scempio immotivato, non troverebbero ristoro. Allora sindaco Brucchi, per aver provato a giocare con i cittadini teramani, da lei pretendiamo scuse pubbliche e convincenti mentre da lei, assessore Di Giovangiacomo, le ormai inevitabili dimissioni”.

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