Bando per una donna nel CdA Cirsu, Mosciano Nostra e Bellante Uniti si può: ‘avevamo ragione sulle quote di genere’

Mosciano. Maria Cristina Cianella Lista “Mosciano Nostra” e Flaviana Pavan,  Claudio Di Matteo, Emidio Di Sabatino e Giovanni Di Sabatino della Lista “Bellante Uniti si può” hanno reso, dopo l’intervento della Consigliera di Pari Opportunità, dopo le formali intimazioni del Ministero di competenza, dopo le rimostranze espresse sul punto dagli stessi consiglieri scriventi che, finalmente, al Cirsu è stato bandito, in data 29 maggio, l’avviso della candidatura per la nomina, di un componente di sesso femminile, in seno al CDA.

“Dopo gli incontri richiesti e mai verificatisi, dopo tre incendi in poco meno di un anno, dopo l’incertezza sullo stato di fallimento o meno della società, è lo stesso CDA che si accorge ‘improvvisamente’ di essere illegittimo, nella sua formazione, per non aver rispettato, fino a questo momento, il decreto delle ‘Quote di genere’, ormai in vigore dal lontano febbraio 2013”.

Hanno commentato i consiglieri d’opposizione di Mosciano e Bellante, dichiarando di essere interessati “non tanto a chi sarà oggetto di nomina (non è difficile pensare che la scelta, operata nell’ambito della discrezionalità dell’assemblea dei soci, ricadrà, probabilmente, su una segretaria comunale dei sei comuni del consorzio), quanto che questa sia la volta buona per poter cominciare a ragione, nell’ambito della partecipata Cirsu, in termini di legittimità. Il tutto a partire dalla composizione del CDA. Quello stesso CDA che, fino al momento della nomina della componente femminile, e e sarà illegittimo nella sua medesima formazione”.

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